Pescara, incendiate due auto del presidente Sebastiani
Il Pescara con largo anticipo è praticamente con un piede e mezzo in Serie B. Dopo la sconfitta subita con la Lazio allo stadio era montata la contestazione nei confronti del presidente Sebastiani, che la scorsa notte ha vissuto attimi di grande tensione. Perché ignoti gli hanno incendiato l'auto. Il fatto è accaduto alle 3.30 lungo la Riviera Nord. L'allarme lo ha dato lo stesso proprietario del club. I vigili del fuoco, chiamati dagli agenti della Volante che sono subito arrivati sul posto, hanno rapidamente domato l'incendio. Anche un'altra vettura di Sebastiani ha subito dei danni.
Non ci sono molti dubbi sull'azione dolosa, perché, come detto, da giorni il numero uno biancazzurro è oggetto di un'aspra contestazione. Il presidente del Pescara in mattinata è atteso in questura, e porterà con sé anche i filmati delle telecamere di sorveglianza. Queste le uniche parole pronunciate da Sebastiani: "Sono indignato. A fine stagione lascio la società".
Sebastiani: "A fine anno lascio il Pescara"
Dopo il match con la Lazio (perso per 6-2!) il presidente Sebastiani aveva minacciato di lasciare la squadra al termine del campionato: "A fine anno trarrò le conclusioni, perché mi sono abbondantemente rotto le scatole. Potrei lasciare il Pescara alla fine della stagione". E contestualmente aveva anche confermato in modo definitivo Oddo: "Il nostro tecnico resterà al Pescara fino a quando sarò presidente e fino al termine del campionato. Se arriveranno altri si vedrà".
La situazione di classifica del Pescara è davvero pessima. Gli abruzzesi sono ultimi hanno conquistato appena 9 punti, e sono gli unici a non essere stati in grado ancora di vincere una partita sul campo. Perché l'unico successo stagionale è arrivato a tavolino. I tifosi abruzzesi hanno aspramente criticato Sebastiani per l'operato sul mercato: sia per quello estivo sia per quello invernale. Il Pescara ha investito quattro milioni la scorsa estate per riscattare completamente Verre e ha preso dal PSG Bahebeck, che ha giocato pochissimo, e Aquilani, che è andato via sbattendo la porta. Mentre a gennaio sono arrivati giocatori molto esperti (Muntari, Stendardo, Bovo, Gilardino) che fin qui non hanno dato alcun contributo.
