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Perin, Pogba, Dybala: i migliori under della Serie A 2014

In un periodo dove si parla tanto della differenza tra il nostro calcio e quello degli altri paesi europei abbiamo cercato di dare speranza e stilare una top 11 dei migliori giovani della Serie A.
A cura di Vito Lamorte
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La chiusura dell'anno porta sempre con sé i "famosi" bilanci. Anche nel calcio si è abituati a fare classifiche, statistiche e paragoni che a volte sembrano dei veri e propri voli pindarici. Qui ci siamo limitati soltanto a scegliere i migliori 11 giovani dell'anno solare del nostro campionato. I criteri della scelta sono legati alla tecnica, intelligenza tattica e continuità di rendimento. Il modulo della nostra Top 11 è il 4-3-3 che pensiamo possa essere il più congeniale per gli atleti scelti.

Mattia Perin. Il miglior portiere italiano dell'ultimo anno. È cresciuto costantemente. Quando fu prelevato dal Pescara i dubbi erano molti ma Perin ha fatto vedere quanto vale: sicuro nelle uscite, bravo a terra e esplosivo nei pali. Se continua così, il futuro è suo.

Šime Vrsaljko. Su di lui c'erano Milan e Inter ma il Sassuolo è andato a prenderlo su precisa richiesta di Di Francesco. Il croato è stato acquistato per 6,5 milioni di euro e sta ripetendo in Romagna quanto di buono fatto vedere la scorsa stagione al Genoa.

Daniele Rugani. Lui è il difensore del futuro. Senza dubbi. Oltre al premio ricevuto dall'AIC meno di una settimana fa, questo ragazzo del '94 di Lucca è un mix di intelligenza tattica correlate da ottime doti atletiche e tecniche. Daniele è già punto fisso dell'under 21 e presto lo diventerà anche della Nazionale di Conte.

Alessio Romagnoli. Sinisa Mihaijlovic di lui ha detto: "Mi ricorda Nesta". Un paragone importante per il centrale della Sampdoria che già l'anno scorso aveva mostrato il suo talento nelle apparizioni con la Roma. Se la crescita di Romagnoli dovesse continuare con questa velocità, la squadra capitolina si troverebbe in casa un "Centrale".

Silvan Widmer. Il nazionale svizzero è molto giovane, classe 1993, ma ha già dimostrato le sue buone qualità in questa stagione sotto la guida di Francesco Guidolin e di Andrea Stramaccioni. Widmer nasce terzino destro, ma nel centrocampo a 5 della squadra friulana ha ricoperto il ruolo di esterno tuttofare, con obblighi sia offensivi che difensivi. Grande potenza, tanta corsa e discreta tecnica sono i suoi punti di forza, che vanno a compensare un’intelligenza tattica non ancora completamente sviluppata.

Stefano Sturaro. Uno dei giocatori più sottovalutati che però in campo fa sentire la sua presenza come pochi. La Juventus lo ha comprato quest’estate lasciandolo in prestito al Genoa e Gasperini gli ha affidato le chiavi della mediana rossoblù. Sturaro dal primo all'ultimo minuto è in partita e non molla di un centimetro finchè l'arbitro non fischia la fine. Il giocatore che ogni allenatore vorrebbe. Cerchiamo di non perderlo: fa parte del futuro della Nazionale.

Paul Pogba. Parlare di Paul è troppo semplice ma di talenti come lui ne nascono davvero pochi di questi tempi. La storia di Pogba è ancora più strana se mettiamo in primo piano il fatto che il Manchester United lo ha accantonato e messo sul mercato. Se ne sarano accorti dell'errore dalle parti di Old Trafford ma ormai a sfregarsi le mani sono i dirigenti della Juventus. Pogba è un giocatore incredbile: dribbla, lotta, fa gol. Un vero fenomeno. La mancanza di continuità che gli “addetti ai lavori” gli imputano è data dall'età: vorrei vedere loro a fare il lavoro che questo giovanotto francese fa in mezzo al campo e con quella personalità. Il Mondiale in Brasile ha fatto vedere che Paul sta crescendo sempre di più e a godersi questo spettacolo ci sono Allegri e i tifosi della Juve, per ora…

Mateo Kovacic. Ho titubato fino alla fine prima di scrivere il nome del numero 10 dell'Inter. Il dubbio era lì, presente, che mi ballava sulla spalla ma questo ragazzo ha delle potenzialità incredibili. Palla al piede è una specie di maghetto. A volte esagera, ma stimo parlando di un classe 1994. Roberto Mancini sta lavorando su lui. Kovacic è il futuro dell'Inter ma, come ripeto da tempo, se le cose dovessero continuare così ad Appiano, sarebbe meglio per lui scappare via. Un talento così non può perdersi.

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Domenico Berardi. Una bella scoperta per la Serie A. Dopo l'impatto straordinario dello scorso anno (29 presenze, 16 gol), l'attaccante del Sassuolo sta cercando di affermarsi sugli stessi livelli. La cappellata a San Siro contro l'Inter non lo ha aiutato nel suo percorso di crescita ma il talento calabrese pare abbia imparato la lezione e adesso tutti sperano che continui a deliziare il pubblico italico con il suo splendido mancino.

Simone Zaza. Dopo la convocazione di settembre in Nazionale il giovane lucano è stato sotto le luci dei riflettori per troppo tempo e il suo rendimento ne ha risentito. Ha sorpreso tutti per la personalità e la facilità con cui va in gol con le grandi. Si, Zaza non fa tanti gol con le dirette contendenti del Sassuolo ma contro le big si diverte sempre tanto. Molto bravo di testa, buona tecnica e una discreta velocità.

Paulo Dybala. Caratteristiche tecniche davvero raffinate, unite ad una velocità di gamba e di esecuzione. Un giocatore vero questo ragazzo che in Argentina veniva chiamato "el Pibe de Laguna Larga", centro delle montagne cordobesi. Dopo un approccio così così al nostro calcio, che gli è costato una montagna di critiche; Dybala sta mettendo in mostra tutto il suo bagaglio tecnico. Il tempo è galantuomo.

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