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Perché Neymar non può paragonarsi a Messi. Lo dice Henry: “Meglio se cambia sport”

L’ex campione francese del Barcellona ha commentato la decisione del brasiliano di lasciare i catalani per andare al Psg dove – nonostante un contratto milionario – dice di non essere felice. “Tutti i giocatori stanno all’ombra di Messi perché è uno dei più forti”
A cura di Maurizio De Santis
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Perché Neymar è andato via dal Barcellona? Per soldi. E' la riposta più semplice e immediata che si possa dare quando pensi a un calciatore che gioca già in una grande squadra (il Barcellona), ha il pregio di far parte di un tridente fortissimo (con Lionel Messi e Luis Suarez), ha vinto in Spagna e in Champions, guadagna già un bel po' di soldi al netto di uno stipendio da oltre 15 milioni all'anno. Sì, deve averlo fatto per soldi considerato il giro d'affari che ruota intorno alla sua persona e va ben oltre i 222 milioni di euro che il Paris Saint-Germain ha versato per liberare il brasiliano.

Quanto intasca adesso? Circa 37 milioni netti a stagione. Ma non è contento. Dice che gli manca la competizione vera. Dice che il calcio francese – così rude e tecnicamente inferiore – non lo esalta. Dice che a Parigi, per quanto il petrol-dollari abbiano potere d'acquisto, mai riusciranno a regalargli quelle emozioni vissute in Catalogna e paragonabili solo a qualche altro top club (come il Real Madrid che flirta per averlo al Bernabeu). E allora torniamo al punto di partenza: perché è andato via da Barcellona? Per gelosia o presunzione, che spesso sono due facce della stessa medaglia. L'una dà sostanza all'altra. E non v'è dubbio al riguardo.

Anzi nel caso di O Ney, per quanto sia bravo, è anche questione di maturità. Tant'è che una ‘vecchia' conoscenza del calcio blaugrana spiega il concetto in maniera molto chiara alla tv inglese. E' Thierry Henry, ex Barcellona e per anni icona dell'Arsenal, a fornire la propria versione dei fatti. L'ex campione francese lo fa a margine della partita di Champions League tra il Chelsea e i catalani giocata martedì sera allo Stamford Bridge.

Non so se Neymar sia andato via dal Barcellona per non trovarsi più all’ombra di Messi – ha raccontato in televisione -. Quello che so è che tutti i giocatori stanno all’ombra di Messi, e se Neymar non vuole stare all’ombra di Leo che cambi sport allora.

Elogio di Leo. Henry ha indossato la maglia del Barça per 3 stagioni (dal 2007 al 2010) e aveva come compagno di squadra un giovane Leo Messi. E già allora lasciava intravedere quella classe che di lì a poco lo avrebbe consacrato tra i migliori calciatori al mondo. Cinque Palloni d'Oro, le giocate e i successi ottenuti in Spagna, la meraviglia scandita dalla sua tecnica endemica raccontano la storia di un ragazzo che ha rischiato di non giocare più al calcio e adesso in cima al mondo. Gli manca solo la Coppa iridata per arrivare al top, accanto a Pelé e a Maradona. Davvero Neymar credeva che gli sarebbe bastato cambiare casacca, allontanarsi alla Pulce per uscire dal suo cono d'ombra? Ha ragione Henry: conviene che cambi sport perché per essere il migliore devi imparare anche a essere il più umile e ad avere maggiore sale in zucca.

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