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Perché nel 2017 Gianluigi Donnarumma è tra i personaggi più cercati su Google

Dal bacio di Donnarumma alla maglia e alla scudetto del Milan fino a oggi molto cose sono cambiate e la tormentata vicenda sul rinnovo del contratto è esplosa di recente ancora una volta con la lettera di presunta violenza morale che il calciatore avrebbe subito nel giorno della firma.
A cura di Maurizio De Santis
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Gianluigi Donnarumma, 18 anni, portiere del Milan e della Nazionale, è tra i personaggi più cercati su Google in Italia nel 2017. Tra i dieci protagonisti della Rete (in cima c'è Nadia Toffa de Le Iene, subito dopo Gigio l'ex pilota Nicky Hayden morto in un incidente stradale a Cesena) c'è l'estremo difensore rossonero, un colosso per la stazza (è alto 196 cm) e per la mole di informazioni generate dalla vicenda che dall'estate scorsa lo vede al centro della vicenda ‘rinnovo del contratto' assieme al suo procuratore, Mino Raiola. Una trattativa tormentata che ha vissuto il momento clou a metà giugno, quando l'amministratore delegato Fassone e il diesse Mirabelli annunciarono che il calciatore non avrebbe firmato l'intesa né prolungato la propria esperienza in rossonero nonostante i proclami d'amore verso il club.

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Dal bacio alla maglia e alla scudetto del Milan fino a oggi molte cose sono cambiate. Allora, a marzo scorso, dopo quel rigore al 97° concesso alla Juventus, dopo aver urlato all'arbitro la propria rabbia, divenne un idolo della tifoseria rossonera per quel gesto che sembrò consacrarlo quale simbolo per il futuro. La contestazione del pubblico esplosa a San Siro nella sfida di Coppa Italia contro il Verona (la vittoria per 3-0 ha portato in dote qualificazione ai quarti e derby con l'Inter) ha creato una rottura questa volta insanabile: peggio di ‘dollarumma' (l'epiteto affibbiatogli dalla tifosi, rossoneri e quelli rivali) e dei soldi finti che gli vennero lanciati dietro la porta mentre vestiva la maglia dell'Under 21 c'è la forte reticenza dell'ambiente a concedergli ulteriore fiducia.

 

La (presunta) violenza morale che può annullare il contratto. Sempre che – come l'hashtag apparso su Twitter – non decida di compiere il gesto estremo e mollare il suo agente, Raiola, individuato quale burattinaio e principale responsabile della situazione attuale, complice la manovra messa in atto per annullare quel rinnovo del contratto avvenuto a luglio scorso e – come appreso di recente – privo di clausola rescissoria: la lettera di presunta violenza morale che il suo assistito avrebbe subito nel giorno della firma tanto contesa. Un particolare che, come prefigurato dal Codice Civile, potrebbe causare l'annullamento del contratto in essere col Milan.

 
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