Perché Giuseppe Marotta lascia l’incarico di ad della Juventus
La notizia è arrivata subito dopo la vittoria della Juventus contro il Napoli, la settima in campionato che ha rilanciato i bianconeri solitari al vertice fermando con un perentorio 3-1 la seconda in classifica. Giuseppe Marotta si è dimesso da amministratore delegato, una carica che gli aveva permesso di farsi conoscere ai massimi livelli internazionali nel mondo del calcio, tanto da venire premiato settimana scorsa quale miglior dirigente dell'anno.
L'annuncio in diretta tv
L'annuncio è stato diramato dal diretto interessato, in accordo con il club guidato da Andrea Agnelli, nel post gara di Juve-Napoli, in diretta televisiva. Ai microfoni di Sky, Beppe Marotta ha così motivato la sua scelta: "Il 25 ottobre scadrà il mio mandato da amministratore delegato, si sta attuando una politica di rinnovamento all'interno del club. Non appare il mio nome, rimarrò come direttore generale area sport. Lo abbiamo deciso insieme alla società. Ci sarà un comunicato più avanti".
Otto anni di trionfi
Per Beppe Marotta e la Juventus dunque si conclude un primo ciclo, unico, di collaborazione professionale. Un ciclo vincente, fatto di sette scudetti consecutivi e due finali Champions League, ad un passo dal sogno europeo. Un rapporto che si ferma ma non sembra finire, visto che Marotta ricoprirà un altro ruolo, anche se meno definito e più generale.
Le motivazioni dell'addio
Il tutto, però, appare come una strategia dirigenziale ben studiata da parte di una società che notoriamente non lascia mai nulla al caso e che, anche per questa occasione, ha gestito la situazione con il massimo riserbo e discrezione: "Ne parlo io direttamente" ha continuato l'ex ad Marotta "perché voglio evitare possibili strumentalizzazioni. C'è una grandissima emozione in questo momento, non voglio dire altro se non che è una scelta condivisa: ci sono rinnovamenti interni alla Juventus, si sta lavorando per questo".
La smentita sulla FIGC
Il pensiero corre subito ad una possibile nomina ancor più prestigiosa: una carica in Federazione, magari a capo di una FIGC che ha sempre più necessità di dirigenti esperti ed affidabili, ma Marotta smentisce: "Può fare scalpore che questa decisione arrivi adesso, in una stagione in cui si sta puntando ciecamente alla Champions League e nelkla quale c'è bisogno dell'aiuto di tutti. Destabilizzante? Non credo e smentisco categoricamente che vi sia dietro un'intenzione di vestire qualche ruolo in Federcalcio".
Il saluto di Allegri
A fine partita e davanti alla notizia dell'addio di Marotta ha voluto anche parlare Max Allegri, il tecnico della Juventus che ha avuto la possibilità di lavorarci fianco a fianco in questi anni di vittorie: "Penso che con lui sono stati 4 anni e mezzo belli insieme. E' il miglior dirigente europeo. Ha costruito la Juve insieme a tutti gli altri dirigenti, una squadra vincente. Non so cosa dire, ho saputo della cosa ora".