Perché Bonucci può lasciare il Milan ed è un ottimo affare di mercato per tutti
Al Milan escludono che a gennaio possano esserci cessioni eccellenti. Resta Donnarumma (discorso rinviato a fine stagione), non si muoverà Suso né andrà via André Silva (pagato circa 40 milioni, è un oggetto misterioso), impensabile che si possa muovere Romagnoli, altro pezzo pregiato. Impossibile (o quasi) che ad abbandonare i rossoneri sia uno dei simboli della squadra smontata e ricostruita investendo 200 milioni di euro: Leonardo Bonucci. Strappato alla Juventus, pagato 42 milioni e un ingaggio da 7.5 a stagione, l'ex centrale bianconero è stato il guanto di sfida lanciato alla ‘vecchia signora' che sulla BBC (Bonucci, Barzagli, Chiellini tutti a cena l'altra sera) aveva fondato i propri successi degli ultimi anni. Ma nel marasma generale ha finito col perdere equilibrio anche lui.
Cosa succederà adesso? La Uefa ha già imposto un diktat preciso: che sia ora oppure a giugno, non verranno fatti sconti per il rosso a bilancio e quel che sembrava profilarsi come un accordo di conciliazione (il voluntary agreement) diventerà una sorta di prescrizione ferrea da rispettare entro tempi e termini ben precisi. Cosa significa? Che ipotizzare qualche addio illustre nella prossima sessione invernale non è un'eventualità così remota nonostante le parti ufficialmente lo escludano: lo ha fatto lo stesso Milan, lo ha ribadito anche l’entourage di Bonucci. Il capitano non ha mai chiesto di andare via.
Sirene dalla Champions. Le indiscrezioni, però, circolano con insistenza perché dall'estero – in particolare dalla Premier – il Manchester City di Pep Guardiola ha fatto sapere che cerca ancora un rinforzo nel pacchetto centrale. "Ma dobbiamo essere sicuri che sia la persona giusta", ha fatto sapere il manager spagnolo chiarendo che non cerca una soluzione tampone ("non voglio un calciatore per 3, 4 mesi") ma immagina un investimento per il futuro. Quell'investimento che nel 2016 sfumò perché il calciatore scelse di restare a Torino vincendo l'ultimo scudetto da juventino e adesso invece torna di stretta attualità.
Chelsea e Psg alla finestra. Ma non c'è solo il City sulle tracce di Bonucci, che da febbraio potrebbe giocare in Champions (quel terreno di caccia che gli manca quest'anno e gli mancherà ancora nella prossima stagione restando al Milan): anche Paris Saint-Germain e Chelsea (David Luiz è in disgrazia) possono essere interessate al centrale della Nazionale.
