Perché André Silva è un ottimo acquisto al Fantacalcio
Il Porto per lui aveva fissato una clausola rescissoria di 60 milioni – un bel gruzzolo per un 21enne alla prima stagione vera nel calcio dei grandi -, complici però questioni legate al fair play finanziario si è "accontentato" di una cifra vicina ai 38. Oggetto del desiderio: Andrè Silva, attaccante della nouvelle vague lusitana. Acquirente: il Milan pigliatutto di questa prima fase di calciomercato. Destinazione: serie A e prossimo torneo di fantacalcio. Ma che giocatore è il portoghese? Merita davvero un investimento di questo tipo? Scopriamolo insieme, partendo da alcuni dati incontrovertibili: le cifre della sua ultima stagione, quella dell'esplosione.
Numeri da bomber
L'attaccante di Gondmar, distretto di Oporto, dopo un periodo di apprendistato nel campionato 2015/2016 (14 presenze complessive e 3 gol), ha ricevuto in estate le chiavi del reparto offensivo dal tecnico Nuno Espirito Santo. Una fiducia incondizionata, che lo ha portato a più che triplicare le gare giocate (44 nelle varie competizioni, Europa compresa) con un bottino di 21 reti e 8 assist. Più nel dettaglio, sono stati 16 i centri in campionato, 5 quelli in Champions, compresa la rete alla Roma nei preliminari, che ha contribuito al passaggio alla fase a gironi e poi al raggiungimento degli Ottavi contro la Juventus.
Attaccante moderno
Sciorinate le cifre, veniamo quindi alla parte meno oggettiva: l'analisi delle sue caratteristiche tecniche. André Silva è descritto da più parti come il classico attaccante moderno (185 centimetri di altezza per 70 chilogrammi), capace di giocare da prima o seconda punta e di far reparto da solo dominando l'area di rigore. Forte di testa, è dotato di buona tecnica di base, capacità di attaccare la profondità, trovare la porta da ogni posizione e di agevolare gli inserimenti dei compagni con giocate di sponda e assist illuminanti. All'occorrenza rigorista, calcia con entrambi i piedi e può considerarsi il classico rapace d'area.
La stima di CR7, i (possibili) dubbi di Montella
Al di là di numeri e qualità, il peso delle aspettative sulle spalle di Silva è stato accentuato da un aspetto che travalica oggettività e soggettività: la grande stima del collega di nazionale, Cristiano Ronaldo. Il prossimo Pallone d'Oro si è lasciato andare a una considerazione non da poco: “Quando mi ritirerò dal calcio giocato, il Portogallo sarà comunque in buone mani. Abbiamo un grande attaccante, e questo è André Silva”. Parole che potrebbero ammorbidire i potenziali dubbi tecnici sull'adattabilità al gioco di Montella. Il tecnico napoletano, infatti, stava inseguendo un elemento alla Kalinic, più capace di partecipare alla manovra e di giocare per la squadra. André invece non è solito a profondi ripiegamenti. Situazione risolvibile? Sì, se continuerà a segnare con la stessa frequenza di cui sembra essere capace.