Perché André Silva al Milan era una ‘pippa’ e al Siviglia no?
"La miglior decisione possibile". E' così che André Silva definisce la scelta di aver lasciato il Milan (sia pure in prestito) e accettato il trasferimento al Siviglia. Nessun rimpianto, anzi… la nuova avventura in Spagna gli ha restituito quella fiducia e quegli stimoli che in rossoneri gli erano venuti a mancare. Basta dare un'occhiata ai numeri per capire quale sia stato il salto di qualità fatto dall'ex attaccante del Porto nella Liga: 7 gol in 10 gare di campionato (in media, una rete ogni 122 minuti giocati) mentre un anno fa in 24 presenze con il ‘diavolo' timbrò il cartellino dei marcatori solo 2 volte. C'è ancora un altro particolare che depone in favore della punta portoghese: da quando indossa la maglia degli andalusi ha ritrovato il feeling anche con la nazionale (3 partite, 2 gol di cui uno proprio contro gli Azzurri).
Un flop in Italia, rinato nel torneo iberico. Stare lontano dalla Serie A ha letteralmente rigenerato André Silva che due anni fa venne presentato come uno dei colpi di mercato più interessanti, il fiore all'occhiello (data anche la giovane età) del piano di rilancio del Milan cinese. L'attaccante era stato acquistato nell'estate 2017 per circa 40 milioni di euro, un investimento importante che – complici le difficoltà della squadra e un ambientamento mai decollato – non ha prodotto dividendi in campo.
Ad agosto scorso la decisione da parte del club e del ragazzo di accettare il prestito al Siviglia fissando una cifra di 35 milioni per il riscatto. Se André Silva manterrà il trend di rendimento attuale allora è possibile che il club farà valere l'opzione. Lui, intanto, non pensa a tornare in rossonero e quando i media iberici gli chiedono cosa è accaduto risponde così:
Mi alleno perché voglio diventare uno dei più forti centravanti al mondo – ha ammesso André Silva -. Non volevo lasciare Milano ma è stata una scelta che ho dovuto fare perché avevo bisogno di giocare di più. Ero alla ricerca di soluzioni e quando s'è stata l'opportunità di andare a Siviglia l'ho accettata. Ora sono qui e mi sento di aver fatto la miglior decisione possibile.