Pellegrinaggio e preghiera per Mihajlovic malato di leucemia, la moglie: “Grazie a tutti”
Sicuramente il lavoro compiuto a Bologna da quando ha preso in mano la squadra ereditata da Filippo Inzaghi sull'orlo della retrocessione ha contribuito ad aiutare Sinisa Mihajlovic nell'entrare nel cuore dei tifosi rossoblù. Ma c'è di più perché l'affetto e l'amore dimostrati in questi giorni successivi alla notizia della malattia si spiega anche diversamente. Il tecnico serbo si è ritagliato una fetta speciale attraverso il suo modo di porsi e il suo modo di fare: caparbio, ostinato, ma anche leale, di una sola parola, professionale e professionista, duro quanto basta.
Adesso, che ha dovuto lasciare temporaneamente quella panchina che a tutti gli effetti è ancora sua, Mihajlovic sta ricevendo in cambio i frutti di quanto seminato: l'amore incondizionato del popolo rossoblù e di una città che lo ha adottato in tutto per tutto stringendosi all'unisono attorno a lui e alla sua famiglia in questi giorni di sofferenza e dolore.
Il pellegrinaggio al colle
L'ultima, immensa dimostrazione è arrivata oggi, a ennesima testimonianza di quanto Mihajlovic sia entrato nel cuore di Bologna e dei suoi tifosi. Un gruppo di almeno cento persone ha sfidato il caldo domenicale e si è messo in viaggio per un vero e proprio pellegrinaggio con obiettivo il Santuario della Madonna di San Luca.
Le parole di Arianna
Insieme al gruppo c'era anche la moglie di Sinisa, Arianna Rapaccioni, che non è voluta mancare nel ringraziare tutti i presenti che si sono riuniti spontaneamente. E così, la signora Mihajlovic ha improvvisato un breve discorso: "Grazie da parte mia, di Sinisa e della squadra per la solidarietà di tutti i bolognesi".
La preghiera per Mihajlovic
Lo speciale gruppo di "pellegrini" ha raggiunto il colle per poi prendere parte alla messa della mattina, e al momento della Preghiera dei fedeli è stato rivolto un pensiero proprio al tecnico del Bologna, Mihajlovic colpito dalla leucemia e a tutti i malati: "Per la guarigione di tutte le persone malate nello spirito e nel corpo, e in particolare per il mister Sinisa; fa, O Padre, che con fiducia, speranza e coraggio accettino la Tua Volontà che premia sempre, qui ora e in eterno. Noi ti preghiamo".