Ancelotti: “Difficile dire no al Milan, ma devo riposare”
"Ringrazio l'@acmilan per l'interesse. È difficile dire di no a un club che voglio tanto bene. Devo riposare. Vi auguro il meglio". Con un tweet pubblicato sul proprio account ufficiale Carlo Ancelotti rifiuta l'offerta dei rossoneri e non cambia idea nonostante il pressing serrato dell'ad Galliani che era volato fino a Madrid pur di convincere l'ex allenatore a tornare al timone della squadra che aveva già guidato in passato. Libero da impegni col Real, che lo aveva esonerato, sembrava potesse essere il momento giusto.
Finisce così l'attesa dei tifosi del Milan. Chiusa l'esperienza di Pippo Inzaghi, e ancor prima quella di Clarence Seedorf, il popolo rossonero sperava in un ritorno di Carlo Ancelotti: tecnico che, al di là dell'affetto e delle vittorie ottenute, pareva l'unico al momento in grado di poter garantire una certa esperienza per guidare una squadra che deve necessariamente essere ricostruita. Dopo le cinque riunioni con Adriano Galliani, in quel di Madrid, l'ex allenatore del Real è volato a Vancouver per un'operazione alla cervicale, a causa di una fastidiosa stenosi. Un intervento chirurgico che, in teoria, avrebbe dovuto dare anche il responso sui tempi di recupero dell'allenatore e, di conseguenza, sulla possibilità di tornare subito a Milanello.
Il mister di Reggiolo si era lasciato con l'ad rossonero, individuando in mercoledì la giornata giusta per avere un quadro clinico delle sue condizioni dopo l'operazione e per dare una sua risposta definitiva a Silvio Berlusconi. L'ha anticipata, calando così il sipario su ogni facile entusiasmo. Cadono anche le indiscrezioni sui dubbi di Ancelotti relativi alla reale voglia della proprietà di investire nuovamente. Ecco perché un eventuale colpo ad effetto (Mandzukic?) sembrava potesse convincerlo del ritorno in campo del Presidente. Sembrava… non sarà così.