Pep Guardiola alla Juve al posto di Sarri: dall’Inghilterra riparte il tormentone
Il tormentone che era durato diverse settimane, a cavallo tra la primavera e l'estate del 2019, è già ripartito. Rilanciato dal ‘The Sun', dall'Inghilterra, nel primo, vero momento di crisi della gestione Sarri: "La Juventus è pronta a qualsiasi cosa per prendere Pep Guardiola", scrivono sul tabloid. Un'uscita estemporanea, per il momento. Alla Juve pensano il primis al presente: la cena tra Agnelli e Sarri è servita per confrontarsi e schiarirsi le idee in vista della fase decisiva di una stagione in cui tutto è ancora in ballo, dallo Scudetto alla Champions League passando per la Coppa Italia. La Juve ha scelto Sarri la scorsa estate con la convinzione che potesse essere la soluzione giusta anche per evolversi verso uno stile di calcio diverso, che per ora si è visto solo a sprazzi. Il processo di trasformazione della Juventus si sta rivelando difficile ed è inevitabile che condurrà, in parallelo, anche a valutazioni sulla posizione dell'allenatore, ad oggi saldo al suo posto. In questo contesto di ragionamenti a lunga gittata, in un complesso puzzle di scenari e protagonisti, è giusto tenere in considerazione anche Pep Guardiola.
Guardiola alla Juve: cosa c'è di vero
Partiamo dai contratti: Sarri è legato alla Juventus da un'intesa fino al 2022; l'accordo di Guardiola con il Manchester City – che il tecnico ha ripetuto allo sfinimento di voler rispettare – scadrà invece nel 2021. E' banale osservare come, nel caso degli allenatori, la durata di un contratto rappresenti un aspetto relativo, fortemente condizionato dai risultati raccolti. In questo senso sia Sarri che Guardiola stanno vivendo una fase delicata delle rispettive esperienze. La Juventus vede fortemente a rischio la sua leadership in Italia dopo otto anni di dominio, come era successo soltanto nella settimana successiva alla sconfitta con il Napoli (guidato proprio da Sarri) nel 2018. Il Manchester City ha già virtualmente abdicato dal trono della Premier League e l'unica via per salvare la stagione resta la Champions League, chiodo fisso della proprietà dei Citizens e principale cruccio di Guardiola dopo le eliminazioni degli anni passati.
E' chiaro che i risultati di Sarri e Guardiola nei prossimi mesi potranno avere un riflesso importante sui destini delle panchine di Juventus e Manchester City: l futuro è un libro che verrà scritto a partire dalle prossime settimane, magari prendendo spunto da vecchie ispirazioni. Perché tra le poche certezze di questa storia c'è la forte stima reciproca tra la Juventus e Guardiola, confermata vicendevolmente nei timidi approcci avvenuti in passato. Guardiola non è per tutti e nel quadro della sua carriera è realistico immaginare due possibili strade: un ritorno al Barcellona o l'Italia. E in Italia, come raccontato nei mesi scorsi da Cristina Cubero – giornalista spagnola del ‘Mundo Deportivo' vicina al tecnico catalano – esiste una sola soluzione:
"La Juventus è la squadra dove Guardiola andrà sicuramente in futuro. Vuole portare il suo modello di calcio in ogni campionato top e gli manca solo la Serie A".
La Juventus e Guardiola come due linee quasi parallele: destinate ad incontrarsi, prima o poi.