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Pellegrini fa l’acrobata, Conti e Chiesa volano: l’Italia parte bene all’Europeo

L’Under 21 di Gigi Di Biagio vince 2-0 sulla Danimarca grazie alle reti di Lorenzo Pellegrini e Andrea Petagna: la rappresentativa italiana, dopo un primo tempo sottotono, ingrana nella ripresa e porta a casa 3 punti importanti per il prosieguo del torneo. Rugani è il faro difensivo, Chiesa non si ferma mai. Berardi e Bernardeschi: si può dare di più.
A cura di Vito Lamorte
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Allo stadio MKS di Cracovia inizia l'avventura all'Europeo Under 21 dell'Italia di Luigi Di Biagio e gli azzurrini vincono 2-0 sulla Danimarca grazie alle reti di Lorenzo Pellegrini e Andrea Petagna. La rappresentativa italiana dopo un primo tempo sottotono ingrana nella ripresa e porta a casa 3 punti importanti per il prosieguo del torneo. Nella prima frazione è mancata un po' di velocità negli ultimi 20 metri mentre nella seconda parte i ragazzi di Di Biagio hanno pian piano avanzato il baricentro e costretto la squadra danese a rimanere nella sua metà campo.

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Molti calciatori italiani sono parasi un po' sulle gambe, soprattutto nei primi 45′, ma questo potrebbe essere frutto di una preparazione atletica fatta nel ritiro pre manifestazione. Già nella prossima gara, probabilmente, potremmo vedere i nostri calciatori più imprevedibili e scattanti.

Il commissario tecnico Fredriksen ha messo in campo la squadra tipo, tatticamente era un 4-4-2, con Hojbjerg in porta; Holst, Banggaard, Maxso e Blaabjerg in difesa; Norgaard e Hjulsager si muovono come centrali di centrocampo mentre sulle fasce ci sono Andersen e Ingvartsen. In avanti Christensen e Børsting. Gigi Di Biagio, invece, manda in campo la nostra Under 21 con un 4-3-3 molto interessante: Donnarumma tra i pali con Conti, Rugani, Caldara e Barreca in difesa. Sulla linea mediana si muovono Benassi, Gagliardini e Pellegrini mentre davanti ci sono Berardi, Petagna e Bernardeschi.

Migliori

Lorenzo Pellegrini. Un super goal per inaugurare un Europeo importante per lui e i suoi compagni. Si coordina in maniera perfetta, lui che è 1,86 m, dopo la sponda da destra e insacca alle spalle di Hojbjerg. La mezzala del Sassuolo parte bene in questo torneo anche dal punto di vista tattico e delle quantità in mezzo al campo. Acrobata.

Andrea Conti. È l'unico che anche nel primo tempo cerca sempre di dare una opzione ai suoi compagni sulla destra e prova a mettersi in proprio con una conclusione che finisce sulla parte esterna della rete. Moto perpetuo.

Daniele Rugani. Fa valere la sua esperienza con la maglia della Juventus a livello europeo e guida il reparto difensivo da vero capitano. Faro.

Federico Chiesa. Entra al 67′ al posto di Berardi e diventa uno dei protagonisti della partita di Cracovia: era stato segnalato come uno dei più positivi in ritiro e tutte le impressioni sono state confermate con gli strappi e i dribbling di cui il figlio d'arte è capace. Assist d'oro per Petagna che chiude la gara. Uomo in più.

Peggiori

Andreas Maxsø. Il difensore del Nordsjælland commette sempre fallo sui diretti avversari ma riesce a finire la gara senza essere ammonito. Non proprio un perno della difesa danese.

Domenico Berardi e Federico Bernardeschi. Non giocano male i calciatori più attesi della squadra azzurra ma da loro ci si aspetta sempre qualcosa in più. Il primo tempo sono poco incisivi mentre nella ripresa sono stati molto più nel gioco. Si può dare di più.

Marcus Ingvartsen. Non vince un duello con il nostro Rugani e non è mai pericoloso dalle parti di Donnarumma. Assente.

Roberto Gagliardini. Nella prima frazione fa molta fatica nel coprire tutta la zona centrale del campo mentre nella ripresa, quando è migliorata tutta la squadra, ha dato il solito contributo di corsa e sostanza.  Poco preciso anche in appoggi facili. Spaesato.

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