Pellè, che spavaldo con Neuer: “Ti faccio lo scavetto”. E sbaglia il rigore
L'Italia è uscita dagli Europei, eliminata ai calci di rigore dalla Germania campione del Mondo. Tenendo testa agli avversari più forti, tecnicamente più dotati, più giovani e capaci. Per 90 minuti ed oltre costringendoli ai tiri dal dischetto dove ha avuto la meglio la squadra che ne ha sbagliati di meno. Perché alla fine il quarto di finale tra i tedeschi e gli azzurri si è ridotto a questo: ad una serie di errori dagli undici metri che hanno esaltato Buffon e Neuer e visto una serie quasi infinita di tiri sbagliati o parati. Come quello di Graziano Pellè che ha calciato malissimo la palla finita a fil di palo. Lui, decisivo fin qui e protagonista con i suoi gol, questa sera artefice di una prova incolore che ha condannato l'Italia.
120 minuti di cuore e sudore – Tanto sudore, corse, dimenarsi in area tedesca ma non sono bastati né 90 né 120 minuti per riuscire a trovare il guizzo vincente. Graziano Pellè ha mancato l'appuntamento con il gol più importante per gli Azzurri ma anche per sé. Non era facile contro una squadra che fino ad oggi, fino al rigore siglato da Bonucci non aveva ancora subito alcun gol ma dall'attaccante di Conte ci si aspettava qualcosa di positivo. Forse perché ci aveva abituato bene, troppo bene.
Un cucchiaio per amico – Una delusione che si è confermata anche dal tiro dagli undici metri. Malgrado lo stesso Pellè abbia cercato di nascondere tensione e stanchezza con l'ultima spavalderia: mimare a Manuel Neuer che lo avrebbe superato facendogli il cucchiaio. E invece, con il portiere tedesco impassibile di fronte alla provocazione azzurra, è stato il povero Pellè a ciabattare fuori un bruttissimo rigore, rimediando oltre all'errore anche la figuraccia che ha subito fatto il giro del web.
Ritorno alla normalità – Nulla di grave, certo, ma semplicemente l'emblema di quest'Italia che ha sognato a diventar grande ma che si è riconfermata piccola. Tecnicamente limitata, anche se Conte ha vinto il proprio Europeo e chi è sceso in campo con la maglia azzurra l'ha onorata fino all'ultimo secondo ed oltre. Ma alla fine il calcio ha dato il proprio verdetto e ha consegnato – per la prima volta nella sua storia – la qualificazione alla Germania contro gli azzurri. E quel cucchiaio provocatorio trasformatosi in un errore maldestro ne è la fotografia di una straordinaria e inattesa avventura. Finchè è durata.