Pelè, malore in albergo. E’ ricoverato in ospedale a Parigi, le condizioni non sono gravi
Febbre altra e spasmi muscolari i sintomi del malore chenella notte ha costretto Pelé al ricovero in un ospedale del settimo arrondissement della capitale. La ‘perla nera', oggi 78enne, era a Parigi per l'incontro con Kylian Mbappé, il talento francese che ha incoronato quale prossimo Pallone d'Oro. Dopo la cerimonia con la stella del Paris Saint-Germain l'ex campione del mondo brasiliano ha fatto ritorno nella camera d'albergo ed è lì che, nel corso della notte, le sue condizioni hanno suggerito il trasporto immediato nella struttura sanitaria. O Rey è in pericolo di vita? No, la situazione – in base alle ultime notizie trapelate – non è grave, non è in prognosi riservata ed è sotto controllo medico solo per motivi precauzionali.
Come sta Pelè? O Rey non è in pericolo di vita
Joe Fraga, uno degli agenti della leggenda del calcio carioca e internazionale, ha spiegato all'emittente brasiliana della tv Espn che il ricovero in ospedale è stato raccomandato perché negli ultimi tempi il suo stato di salute è apparso cagionevole per una serie di acciacchi. E ha chiarito che lo stato di salute di Pelé non è così compromesso da temere per la sua vita.
Il dio del calcio in sedia a rotelle
Destò molta impressione la fotografia che risale al 2018: all'epoca del sorteggio dei Mondiali 2018 Pelé si presentò in sedia a rotelle. Non poteva camminare né stare in piedi per i postumi di un'operazione subita all'anca. Due anno prima – in occasione dei Giochi Olimpici di Rio 2016 – O Rey non riuscì ad accendere la torcia e fu chiaro che le sue condizioni di salute fossero peggiorate anche rispetto al novembre del 2014 quando venne ricoverato in un reparto intensivo di ospedale per una grave infezione urinaria.
La cerimonia con Mbappé nella capitale francese
In una serata organizzata da uno sponsor per la radio RMC Pelé aveva stretto la mano ed elogiato il talento, Kylian Mbappé. "Mi assomigli nel gioco", aveva detto O Rey suscitando l'emozione dell'attaccante "che meriterebbe prima o poi di vincere il Pallone d'Oro".