Pedro, gol e assist al debutto. Il Chelsea di Mou spezza l’incantesimo
Il primo gol con la maglia del Chelsea è coinciso con la prima vittoria in Premier dei Blues di Mourinho (3-2 in trasferta). Pedro battezza così il suo esordio nel campionato inglese e quel tiro di piatto un po' sbilenco, che si spegne in rete con la palla che smorzata dalla deviazione di un avversario è il segnale che l'incantesimo è spezzato. L'ex Barça, convinto dallo Special One a rifiutare lo United quando l'accordo (e il biglietto) per volare a Manchester sembrava cosa fatta, apre le marcature sul campo del West Bromwich Albion. Caparbietà, dinamismo, voglia di vincere e non deludere: per l'ala spagnola il debutto con i londinesi non poteva essere migliore.
E fa nulla se per oltre un'ora buona lontano dallo Stamford Bridge si soffre maledettamente, la missione è compiuta: il pari con lo Swansea, le scoppole prese dal City, le polemiche per il caso Carneiro… tutti cattivi pensieri che prima l'ex catalano, poi Diego Costa e un guizzo di Azpilicueta hanno scacciato, esorcizzando anche la doppietta di Morrison che alla difesa del Chelsea aveva trasmesso una fifa ‘blues'.
Che fosse la giornata giusta, lo si era intuito da subito: Morrison (sempre lui) va sul dischetto e fallisce il calcio di rigore che avrebbe indirizzato il match verso altri binari. Ci pensa Pedro a mettere le cose a posto: prima segna poi serve al connazionale iberico (Costa) la palla per il raddoppio. E' come aver trovato la miniera d'oro: ogni palla giocata dall'ex blaugrana si trasforma in pepita e quando Terry (nella ripresa) viene espulso diventano materiale prezioso per resistere e tenere botta all'assalto del Wba. Morrison è scatenato e realizza il 2-3, credendo nella rimonta clamorosa. Il forcing e le occasioni nel finale non cambiano l'esito della sfida. Vince il Chelsea, Mourinho può respirare e Pedro deve essergli sembrato l'uomo della Provvidenza.