Paulo Sousa vuol tornare in Italia e si candida: “Allenerei volentieri la Roma”
Sulle tribune dello stadio "Artemio Franchi" di Firenze, in occasione della sfida tra la Fiorentina e la Roma, ha fatto la sua comparsa un volto familiare a tutti i tifosi italiani: quello di Paulo Sousa. Il quarantottenne allenatore portoghese, reduce dall'esonero dal Tianjin Quanjian, è infatti tornato in Italia per assistere dal vivo al match della sua ex squadra. A margine della partita, Sousa ha parlato ai microfoni di Sky e commentato le voci che lo hanno accostato alla panchina della Roma.
"Se mi piacerebbe in futuro allenare la Roma? A me piacerebbe, perché questo è il mio target – ha spiegato – La Roma è una squadra fortissima, ha una rosa ampia piena di qualità, hanno fatto investimenti importanti sui giovani, però Roma non è Firenze: è una piazza diversa, che deve vincere e deve giocare bene. Purtroppo dopo la Fiorentina le mie aspettative erano altre, allenare una squadra con l'obiettivo di vincere il campionato e competere fino alla Champions. Le cose sono andate in un altro modo. Smentisco, però, di aver ricevuto una chiamata dalla dirigenza giallorossa".
Federico Chiesa come Cristiano Ronaldo
"A me piace l'Italia. Qui è dove sono cresciuto di più, perché i miei colleghi mi danno sempre la possibilità di creare qualcosa. Il calcio italiano mi piace molto". Dopo aver parlato del suo futuro, il mister lusitano ha anche fatto i complimenti a Federico Chiesa: "Ha una base familiare straordinaria ma anche una sua base personale. Per certi aspetti mi ricorda Cristiano Ronaldo: per la fame di fare gol, di superarsi, di essere il migliore, di battere i suoi record".
L'ultima analisi di Paulo Sousa è sulla corsa scudetto: "L'Inter è la prima rivale della Juventus. E' stata costretta benissimo, è forte fisicamente, con una rosa ampia, un allenatore con molta esperienza, giocatori esperti e di qualità. La Juventus ha però la capacità di acquistare i migliori e ha una cultura vincente. Quest'anno ha iniziato molto forte e l'impatto di Cristiano Ronaldo è importante, non solo sulla Juve ma sul calcio italiano. CR7 ha vinto tutto al Real ma ha scelto la Juve perché sa che gli può garantire di continuare a vincere e superarsi".