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Pato si sfoga: “Allegri non mi parla, non è come Ancelotti”

Alexandre Pato in una lunga intervista ha criticato l’atteggiamento tenuto nei suoi confronti da Allegri paragonandolo a quello di Ancelotti.
A cura di Marco Beltrami
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Se non è un “caso” poco ci manca: il centravanti brasiliano Pato ultimamente al Milan ha fatto parlare più per il suo rendimento non esaltante che per i suoi gol. Dopo i tanti infortuni, in questa stagione il “papero” non è riuscito a trovare una condizione ottimale guadagnandosi spesso la panchina.

Pato non riesce più a trovare un posto da titolare nel Milan di Allegri

Il tecnico del Milan continua a preferirgli il connazionale Robinho, contribuendo ad alimentare il malcontento dello stesso Pato. A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato lo stesso attaccante rossonero sfogatosi in una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport. Innanzitutto Pato ha voluto giustificarsi rispetto alle critiche ricevute nell’ultimo periodo:

"Si guarda solo all’ultima partita e non a quello che è successo nelle precedenti, in cui magari ho segnato oppure ho aiutato la squadra a vincere. Sono stato criticato dopo Bologna, ma quella gara non è andata male soltanto per me. Che si vinca o che si perda, lo si fa comunque tutti assieme in una squadra. La verità è che certe cose si dicono soprattutto perché fanno notizia. A me comunque non importa, devo solo pensare a fare del mio meglio".

Il centravanti brasiliano ha paragonato Allegri ad Ancelotti

Sicuramente però la parte più piccante dell’intervista di Pato è quella relativa al rapporto con il suo attuale allenatore Allegri. Infatti in maniera impietosa, Pato ha fatto riferimento anche al trattamento riservatogli dal suo ex tecnico Ancelotti, al quale ha dimostrato di essere ancora molto legato:

"Ancelotti veniva da me e mi parlava, spiegandomi ciò che poi dovevo fare in campo. Anche Allegri dovrebbe fare lo stesso, per indicarmi in quali aspetti del mio gioco si aspetta che io migliori. Non voglio giudicare quello che dice davanti alla stampa, perché lui è il mio allenatore e lo devo rispettare. E’ vero che devo migliorare, ma alla pari del resto dei miei compagni. Tutti i giorni si può fare qualcosa di più o imparare qualcosa di nuovo".

Un invito dunque a non fermarsi esclusivamente alla critica ma a spingersi oltre nel tentativo di recuperare il sudamericano, innervosito forse anche dalle voci di calciomercato relative ad un eventuale arrivo di Tevez. Ora bisognerà capire come risponderà Allegri e la società stessa: sicuramente le dichiarazioni e i paragoni di Pato non passeranno inosservati.

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