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Pasquale Marino, Delio Rossi e l’incubo della Serie B

Costrette a guardarsi da chi arriva dietro, per evitare di dover lottare per la retrocessione, Genoa e Fiorentina attendono con impazienza la fine di questo campionato per poter ripartire “ex novo” dal prossimo anno. Già, ma come? Proviamo a capirlo insieme!
A cura di Alberto Pucci
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Genoa-Fiorentina

Situazione difficile – I fischi, tanto temuti quanto prevedibili, sono arrivati impietosi. Insieme all'Inter, sono Genoa e Fiorentina le grandi assenti della stagione: due grandi società blasonate, con un seguito di tifosi pari alle prime della classe, che ora si ritrovano in una posizione di classifica quanto meno antipatica. Il pareggio di domenica scorsa, giunto dopo una gara tirata ed emozionante, ha confermato pregi e difetti di rossoblu e viola: un'involuzione di gioco e risultati che ha prodotto pochi punti e molte contestazioni. Rispettivamente a otto e sei punti dalla terz'ultima in classifica (alias: retrocessione), Pasquale Marino e Delio Rossi si trovano nella scomoda posizione di dover gestire una situazione al limite del collasso: il tutto a nove gare dal termine, con un calendario per nulla facile.

Rodrigo Palacio

Genova trema – A "Zena", dopo l'infelice parentesi di Alberto Malesani, la paura è tanta. L'allenatore, manco a dirlo, traballa ed i tifosi, finita la pacchia degli sfottò ai cugini sampdoriani, stanno vivendo ore d'ansia. Hai voglia, adesso, a chiedersi dov'è Gubbio! Il gol di Palacio, arrivato all'ultimo minuto di gioco nella gara contro la Fiorentina, ha soltanto rinviato di qualche giorno, la "bufera" che potrebbe abbattersi sulla Genova rossoblu. Domenica prossima, Rossi e compagni, saranno di scena a San Siro contro l'Inter che, con il cambio di allenatore, potrebbe ritrovare orgoglio e vittoria. Michele Corti, corrispondente da Genova per Mediaset, conferma il clima "rovente" : "C'è effettivamente un pò di timore, e il gol dell'argentino ha evitato che scattasse l'allarme rosso. La situazione è difficile e, domenica, il presidente Preziosi è stato pesantemente critico con tutti, anche con Palacio stesso, contestando il suo modo di giocare ed il suo feeling con Gilardino. Marino sembrerebbe aver recepito e in questi giorni, infatti, ha cominciato ad urlare e a farsi sentire con la squadra".

Pasquale Marino

Scontri salvezza –

“ Capisco i genoani che vivono, per troppo amore, con una certa apprensione. Ripartiremo con l’obiettivo di raggiungere obiettivi perseguibili. Per fare meglio ”
Enrico Preziosi
Nelle prossime quattro partite, Inter a parte, il Grifone avrà una serie di spareggi salvezza: dopo San Siro, Novara in trasferta e Cesena e Siena al Ferraris. Da questi incontri, sapremo se Rossi e compagni dovranno lottare fino all'ultimo per evitare una retrocessione che avrebbe, a dir poco, del traumatico. Non sono bastati, quindi, gli innesti di Biondini e Gilardino per rinvigorire la squadra di Preziosi. Bloccato Palacio, chiesto a gran voce da Gasperini, la scorsa estate, durante lo "start up" nerazzurro dell'ex tecnico del Genoa, il presidente ha provato a difendere la squadra giudicando troppo severi i fischi arrivati dalle gradinate, alla fine della partita con i viola. Un atto di fede verso la maglia che però, contestualmente, includeva anche un monito per l'allenatore, come conferma Michele Corti: "Preziosi, ha detto esplicitamente che Marino il rinnovo del contratto se lo deve guadagnare nelle prossime nove gare. Chi al suo posto? E' prematuro dirlo. Si è parlato anche di Sannino, nei giorni scorsi, ma la pista si è raffreddata". Una stagione compromessa che rischia, oltretutto, di diventare ancora più indigesta, a causa dell'indagine sul calcio scommesse e su di un possibile coinvolgimento della società ligure.
Presentazione di Delio Rossi

Si salvi chi può – Anche a Firenze, il clima è pesante. Dopo le sconfitte di Catania e quella casalinga contro la Juventus, la contestazione si è fatta ancor più pesante e ha coinvolto dirigenti e giocatori. Il primo a farne le spese è stato Pantaleo Corvino, in pratica lasciato a casa dalla famiglia Della Valle che, per il prossimo anno, dovrà anche cercare un nuovo direttore sportivo. "Chiedo scusa per questa situazione. Sono convinto che ne verremo fuori insieme a Delio Rossi" ha dichiarato Andrea Della Valle, nel day after dei cinque gol bianconeri al Franchi. Scuse che però non hanno calmato i tifosi che, anche a Genova, non hanno mancato di manifestare il loro dissenso per una stagione programmata male dalla società toscana.

Calendario terribile – Lo striscione impietoso esposto davanti allo stadio viola ("Fate schifo"), non preannuncia di certo un futuro tranquillo, a cominciare da domenica quando la Fiorentina ospiterà il Chievo, da sempre un'avversario scomodo per tutti. Il calendario, oltretutto, pone davanti all'undici toscano una serie di "montagne" da scalare: dopo la squadra di Di Carlo, infatti, ci saranno Milan, Palermo, Roma, Inter e Atalanta. Non proprio una "passeggiata di salute" per chi deve lottare per non retrocedere. Niccolò Ceccarini, giornalista di Mediaset e Radio Toscana, fotografa così la situazione: "Un pò di preoccupazione c'è! La Fiorentina deve arrivare alla quota salvezza il prima possibile e per questo diventeranno fondamentali le due partite interne con Chievo e Palermo. Un pò di paura c'è, anche se a Genova si sono visti miglioramenti. La tifoseria è in fermento ed è in attesa di capire quale sarà il nuovo direttore sportivo e quali saranno i progetti per i prossimi mesi".

Stevan Jovetic

Jovetic e i richiami dei grandi club – Un futuro che dovrebbe ancora passare dalle giocate geniali di Stephan Jovetic. Il montenegrino è il pezzo pregiato dell'argenteria di casa e, su di lui, si starebbero scatenando le attenzioni di alcuni emissari di grandi club. "I Della Valle, hanno sempre detto che Jovetic non è in vendita e che la nuova Fiorentina crescerà intorno a lui" continua Niccolò Ceccarini, "E' anche vero, però, che se non costruisci una squadra forte intorno a lui, potresti correre il rischio che Jovetic chieda di andarsene per giocare in un grande club e puntare a qualche obiettivo prestigioso"

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