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Pasqual, addio al veleno: “Sousa non mi ha mai parlato in faccia”

L’ormai ex capitano della Fiorentina ha salutato i viola dopo 11 anni. “Mi è stata tolta la fascia di capitano senza alcuna comunicazione… Il mio grande rammarico è non poter chiudere la carriera qui”.
A cura di Maurizio De Santis
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Pasqual lascia la Fiorentina dopo 11 anni in maglia viola
Pasqual lascia la Fiorentina dopo 11 anni in maglia viola

Manuel Pasqual lascia la Fiorentina dopo 11 anni. Niente rinnovo del contratto, nessuna possibilità di chiudere la carriera – come desiderava – con la maglia gigliata. L'ex capitano dopo il team manager, Guerini: stessa sorte, entrambi vanno via conservando ottimi ricordi dell'esperienza in viola eccezion fatta per l'ultimo periodo e il rapporto di collaborazione con il tecnico portoghese, Paulo Sousa. "Non è mai stato chiaro con me – ha ammesso il calciatore nella conferenza stampa d'addio -, mi tolse la fascia di capitano senza comunicarmi la decisione e nemmeno mi è stato mai detto che l'avrei indossata per l'ultima volta. Non ho capito perché ne sono stato privato ma posso dire di andare via a testa alta. Peccato non possa chiudere la mia carriera nella Fiorentina".

Amarezza a parte, Pasqual non dimentica gli anni trascorsi in riva all'Arno. "Voglio ringraziare la società che mi ha permesso di giocare in uno dei club più importanti d'Europa: non mi aspettavo tanto casino per il mio addio, la gente mi ha dimostrato grandissimo affetto. L'importante è aver lasciato un buon ricordo nella gente". Capitolo chiuso, si va avanti per forza di cose non prima, però, di aver concesso un saluto particolare a un ex compagno di squadra oltre che amico. "Ho ancora un buon rapporto con molti giocatori che sono stati qui – ha aggiunto Pasqual -. E colgo l’occasione per salutare e fare un grosso applauso a Luca Toni, un grande bomber che ha deciso di chiudere la carriera".

Commozione ed emozione. Dinanzi agli occhi, un po' lucidi, Pasqual vede scorrere la sequenza videoclip della propria carriera dedicata alla Fiorentina. "Ho ricordi bellissimi come la conquista della Nazionale, le partite in Champions League. Ma forse l’immagine simbolo è l’esultanza con i tifosi dopo il gol all’Udinese in Coppa Italia".

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