Parola di Ibrahimovic: “Vinco la Premier e mi ritiro da campione assoluto”
"E' vecchio". "Mourinho, lascialo in panchina". "Meglio Rashford che lui". Il momento di appannamento del Manchester United è coinciso anche con un leggero calo di Zlatan Ibrahimovic. I tifosi, come parte della critica, spesso hanno la memoria corta e dovrebbero ricordare che – non fosse stato per le prodezze dello svedese – a quest'ora la classifica dei Red Devils sarebbe anche peggiore. In Premier ha segnato 4 gol, di cui 2 al Southampton, uno al Bournemouth nella prima giornata, uno al Manchester City nel derby. La Community Shield strappata al Leicester porta la sua firma: un suo guizzo piegò la squadra di Ranieri e regalò a Mou il primo trofeo della stagione. In Efl Cup ha lasciato il segno servendo un assist alla sua maniera.

Fulminarli con uno sguardo, frustarli con una battuta oppure metterli a tacere facendo gol? Ibrahimovic ci pensa e, nell'attesa di tornare decisivo, replica alle obiezioni alla sua maniera: "Da quando ho firmato per il Manchester United ho conosciuto molti sostenitori del City che hanno deciso cambiare squadra proprio perché a Old Trafford ero arrivato io". La vittoria nel derby di Coppa inglese non cancella la cocente delusione per la sconfitta (4-0) incassata per mano del Chelsea ma almeno restituisce un po' di serenità a un ambiente che iniziava a pagare la depressione da mancanza di risultati.
Vittoria per i Citizens in campionato, riscatto dello United in Efl. "Il derby riesce a renderti vivo – ha aggiunto Ibrahimovic – è sempre molto bello giocarlo ed io posso dire di averne vinti molti durante la mia carriera". Poi chiude con una promessa che costituisce il manifesto di questa porzione di carriera. Non parole pronunciate per impressionare o accattivarsi la simpatia dei tifosi ma un obiettivo concreto: "Vincerò la Premier League e lascerò il calcio – ha concluso lo svedese -. Così potrò finalmente dire di aver conquistato trofei in tutti i campionati".