Parma, Leonardi si dimette da dg. Manenti: “Io un bluff? Forse sì, forse no”
In attesa di capire se Parma-Atalanta si giocherà regolarmente domenica, cambio della guardia all'interno dei quadri societari del club emiliano. Pietro Leonardi ha deciso di gettare la spugna, rassegnando le sue dimissioni da direttore generale del club. Il dirigente già diverse settimane fa aveva reso noto di aver lasciato il CDA e l'incarico di amministratore delegato. Adesso il disimpegno totale che è stato motivato con alcune dichiarazioni rilasciate per il sito ufficiale del Parma e relative alle sue condizioni di salute tutt'altro che ottimali: "Ho deciso di dimettermi da Direttore Generale del Parma Fc Spa. Le mie condizioni di salute, peggiorate negli ultimi tempi e l’attuale situazione ambientale che si è mio malgrado venuta a creare, non mi consentono più di svolgere il mio lavoro proficuamente, non volendo oltretutto risultare d’impaccio all’attuale proprietà.Ringrazio i miei collaboratori, i dipendenti tutti, lo staff tecnico, i calciatori e la tifoseria, ai quali mi sento e mi sentirò sempre profondamente legato”.
Leonardi nell'occhio del ciclone. Nelle ultime settimane Leonardi era finito due volte in ospedale a causa del grave stress legato alla crisi della società emiliana che è davvero ad un passo dal baratro del fallimento. L'ormai ex direttore generale in coppia con l'ex presidente Ghirardi era finito al centro delle feroci critiche dei tifosi a caccia, come le istituzioni sportive e non, dei responsabili della gravissima situazione di una società che solo nella scorsa stagione sfiorava l'ingresso in Europa League e che adesso rischia seriamente di sparire dal calcio che conta
Manenti insiste: "Io un bluff? Forse sì, forse no"
Raggiunto da Sky Sport, il presidente del Parma, Manenti, rispedisce al mittente tutti i dubbi alimentati nei suoi confronti. "Sono un bluff? Probabilmente sì, probabilmente no… Poi vedremo. Ribadisco che i soldi ci sono. La prossima settimana ci presenteremo in Procura con alcuni pagamenti fatti". Già, ci sono ma non sono ancora arrivati. Il numero uno dei ducali ha una riposta anche per questo ‘particolare' che ha bloccato finora la situazione. "Abbiamo esaminato la parte contabile, fiscale e legale. Ho sempre parlato di tempi tecnici, che ci permettevano di vedere il debito effettivo e i pagamenti da effettuare. I soldi arrivano da investitori italiani, europei ed extraeuropei".