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Parma, arriva Jiang Lizhang: al magnate cinese il 60% della società

Il nuovo proprietario del club ducale, sbarca in Italia per completare l’acquisizione della maggioranza della società. L’operazione economica, è però vincolata dall’arrivo delle autorizzazioni delle autorità governative cinesi.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo aver riconquistato un posto nella prossima Serie B, il Parma è ora pronto ad abbracciare Jiang Lizhang: presidente del gruppo cinese Desports, pronto a rilevare la maggioranza del club ducale. All'annuncio dell'impegno economico del magnate cinese già proprietario del Granada, comunicato a stampa e tifosi qualche giorno fa attraverso una conferenza stampa andata in scena a Collecchio, è dunque seguito l'arrivo in città di Lizhang: pronto a mettere le firme per l'acquisizione dell'altra parte di quote societarie. Dopo aver preso il 30%, il numero uno di Desports è a Parma per mettere le mani sull'altro 30% e diventare materialmente l'azionista di maggioranza della società emiliana. A confermare il suo sbarco, è arrivata una nota ufficiale del club gialloblu che ha spiegato nel dettaglio le intenzioni dell'imprenditore orientale.

In attesa delle autorizzazioni del governo cinese

Nel comunicato reso noto dal Parma, è stata messa anche in risalto la vicenda legata alle autorizzazioni del governo cinese: "Per il passaggio notarile delle quote – si legge nel comunicato – bisognerà però attendere l'arrivo dalla Cina delle ultime autorizzazioni delle autorità governative e potrebbe essere necessaria, dunque, qualche settimana ulteriore. La presentazione alla stampa e alla città verra' effettuata soltanto alla conclusione di tutti gli adempimenti burocratici". Il Parma è dunque vicino a cambiar pelle. In vista dell'esordio nel campionato cadetto, nel frattempo ci sarà un lavoro condiviso tra vecchi e nuovi proprietari: "La gestione del club, e in particolare la campagna trasferimenti, proseguirà in questo periodo in base alle linee strategiche e al budget già pienamente condivisi tra attuali e futuri azionisti di maggioranza, grazie al principio di continuità della gestione che ha caratterizzato sin dall'inizio l'accordo tra le parti".

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