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Parma, agonia infinita: logo e marchio del club ducale finiscono all’asta

Dopo i trofei conquistati in passato, finisce all’asta anche lo storico marchio della società gialloblù. La prima importante offerta per quest’asta è arrivata proprio dal nuovo Parma di Nevio Scala.
A cura di Alberto Pucci
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In attesa di calcare i campi della Lega Pro, il Parma continua a fare i conti con il suo recente passato: quello che appena due anni fa portò lo storico club ducale alla sua scomparsa. Il fallimento della società di Ghirardi, passata successivamente nelle mani di Manenti, ha portato i dipendenti del club emiliano a convivere con alcune situazioni imbarazzanti e umilianti. L'ultima di queste riguarda il marchio della vecchia società. Logo che, insieme a tutte le sue declinazioni e al dominio internet, verrà messo all'asta il prossimo 31 luglio come hanno reso noto i curatori fallimentari Angelo Anedda ed Alberto Guiotto. La prima manifestazione d'interesse per il vecchio logo è arrivata dal nuovo Parma: quello del presidente Nevio Scala. Possibili rilanci dovranno essere fatti entro il 28 luglio. Se non arriverà nessun'altra offerta, all'asta del 28 luglio il Parma potrà riabbracciare il suo vecchio logo.

Il comunicato dei curatori fallimentari

Come hanno confermato i due curatori fallimentari, l'attuale società ducale ha infatti depositato un'offerta del valore di 250mila euro per aggiudicarsi il vecchio marchio del club scomparsa ormai due anni fa: "I curatori fallimentari dott.Angelo Anedda e dott.Alberto Guiotto, comunicano che il Fallimento Parma FC ha ricevuto dalla società calcistica Parma Calcio 1913 una proposta irrevocabile per l’acquisto dei seguenti beni di proprietà della società fallita: marchio Parma FC, nelle sue declinazioni; archivio audio-video (library); dominio internet www.fcparma.com e account Facebook, Twitter, oltre ad eventuali properties digitali utilizzati dalla fallita Parma FC.
Il prezzo complessivo offerto è di euro 250.000 oltre IVA, da pagarsi il giorno successivo all’accettazione da parte del fallimento. La proposta, che è accompagnata da una cauzione pari al 10% del prezzo offerto, sarà efficace sino al 31 luglio 2016".

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