Parate da campione: Donnarumma tra Neuer e Buffon (adesso mostri di meritarlo)
Non è da un piccolo particolare che si giudica un calciatore e ancora peggio un portiere, ma ci sono delle parate che esaltano delle qualità innate o ben allenate e fatte emergere in un portiere giovane e che allo stesso tempo lo identificano come una sorta di caso unico nel suo genere. Quando si uniscono questi due elementi, da quella parata in poi il portiere assume un'aura differente, potremmo dire che è da quel momento che diventa campione (mantenere poi lo status è tutt'altro discorso).
La parata compiuta domenica scorsa da Donnarumma su Milik non è stata fatta in una partita particolarmente importante (per il Napoli di sicuro di più) però mette in evidenza la grandissima qualità di Gigio: ovvero dei riflessi ferlini in un corpo da corazziere. Legge prima l'intenzione di Milik, investe su quell'idea e sbilancia il corpo sulla sua sinistra. Da quella posizione poi ha un riflesso incredibile che serve a deviare la palla. In Italia, nel Milan ma soprattutto Raiola, sperano che questa sia la parata-copertina per mostrare al mondo le sue grandi qualità. Di parate che si sono stampate nella memoria collettiva e hanno "definito" un campione ne scelgo altre quattro di altri quattro grandi portieri contemporanei.
Buffon, Italia-Russia 1997
Della grandezza di Buffon si comprese molto già alla prima partita in serie A, contro il Milan degli Invincibili e indimenticabile è una sua uscita con faccia e braccia in avanti su un Weah lui stesso stordito dall'energia quasi folle di quel diciassettenne. In Nazionale la parata più estrema è un colpo di reni impossibile contro il Paraguay in un’amichevole a Parma ma la parata che lo mette davvero in scena è quella nel suo esordio con l’Italia. 29/10/1997, Stadio Dinamo di Mosca, spareggio per Francia 1998. Sotto la tormenta. Il titolare Pagliuca si infortuna e deve entrare il ragazzo. Su un cross dalla destra un attaccante russo anticipa il difensore e spara nell'angolino. Sembra imprendibile ma con un guizzo Buffon diventa un’icona ed entra spalancando la porta nei cuori dei tifosi italiani (poi un'altra sua parata su Zidane ci darà anche una Coppa del Mondo).
Casillas, Real Madrid-Bayern Leverkusen 2002
Il Real Madrid torna in finale di Champions League nel 2002 dopo la vittoria del 2000 contro il Valencia. L'avversario a sorpresa è il Bayer Leverkusen. Dopo il primo tempo siamo sul 2-1 grazie ad una volée meravigliosa di Zidane. Il Bayer stringe il Real in area di rigore per arrivare al pareggio. Al 68′ il portiere titolare, César Sánchez, si infortuna e deve entrare un diciannovenne canterano, Iker Casillas. Negli ultimi minuti i tedeschi buttano tutta la loro potenza in area di rigore e dalla propria porta avanza anche il tirarigori Butt. Con due riflessi da gatto e con i piedi che ha spesso usato nella sua carriera (purtroppo anche su Camoranesi nel quarto di finale di Euro 2008) riesce a salvare due volte su un altro giovane calciatore che si farà, Dimităr Berbatov. Grazie a quelle parate il Real vince ancora la Champions e trova il portiere che vincerà tutto anche con la Spagna.
Schmeichel, Danimarca-Olanda 1992
Peter Schmeichel in Italia lo conoscevamo per le difficoltà che aveva avuto la Roma per superare il suo Brondby in una semifinale di Coppa UEFA. Come tutti sanno viene "ripescato" dalla spiaggia in cui si godeva il meritato riposo per giocare gli Europei al posto della Jugoslavia in guerra. Il campionato europeo di Schmeichel fu strepitoso e merito del cammino della Danimarca fu in molti casi suo. Ma in semifinale superare l'ostacolo Olanda sembrava davvero impossibile. Era un'Olanda con i tre "milanisti" maturi e con Bergkamp, Koeman, De Boer e tanti altri. La Danimarca continua la favola pareggiando 2-2 e si va ai rigori. La monumentale presenza fra i pali di Schmeichel “impaurisce” anche Marco van Basten che tira un rigore fiacco che il portiere danese para senza grandi difficoltà.
Neuer, Francia-Germania
Quarti di finale di Brasile 2014, la Germania è in vantaggio di un gol e la Francia spinge forte per raggiungere il pareggio. Dopo un’azione confusa Benzema ha una buona palla sulla sinistra dell’area di rigore e tira con grande forza indirizzando perfettamente la palla sotto l’incrocio. Neuer alza una mano e senza nessun altro movimento o platealità respinge il tiro. Quella parata è una sorta di segnale che con un portiere così mastodontico e reattivo la Francia quel giorno aveva pochissime chance. Donnarumma in questa lista ad oggi è ancora un intruso. L’averlo inserito è più una speranza che un fatto. Il futuro ci dirà.