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Paolo Rossi, bocciatura senz’appello per l’Italia: “Non è al livello delle big”

L’eroe del Mundial ’82 commenta la deludente prestazione degli azzurri, travolti dalla Spagna: “La Spagna ha doti di palleggio e talenti individuali, è una squadra di un’altra categoria. Noi abbiamo buoni, ottimi giocatori, ma non siamo al livello delle grandi squadre.
A cura di Marco Beltrami
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L'11 luglio del 1982 resterà una notte indimenticabile per l'Italia e gli italiani. Una notte magica, quella in cui la Nazionale si laureò campione del mondo travolgendo la Germania 3-1, al Santiago Bernabeu di Madrid. Lo stesso Bernabeu che pochi giorni fa è stato la sede di una delle più pesanti debacle azzurre della storia recente, ovvero il 3-0 incassato dalla Spagna che ha aperto per la selezioni di Ventura le porte degli spareggi per le qualificazioni ai prossimi Mondiali. E sulla prestazione dell'Italia non poteva mancare il giudizio di uno degli eroi del 1982, ovvero Paolo Rossi.

Paolo Rossi boccia l'Italia dopo la sconfitta con la Spagna

L'ex bomber che aprì le danze con il gol del momentaneo 1-0 per gli azzurri di Bearzot non ha speso belle parole per l'Italia di Ventura. In un'intervista ai microfoni della popolare trasmissione radiofonica ‘Radio anch'io sport', Pablito ha bocciato senza appelli la prova degli azzurri, fortemente ridimensionati: "Spagna-Italia 3-0? Una bocciatura, senza dubbio. L'Italia ha preso una lezione sotto tutti gli aspetti, tecnico e fisico. Siamo apparsi indietro nella preparazione. La Spagna ha doti di palleggio e talenti individuali, è una squadra di un'altra categoria. Noi abbiamo buoni, ottimi giocatori, ma non siamo al livello delle grandi squadre".

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Italia indietro di molti livelli nella filosofia di gioco

Le critiche nei confronti della prova dell'Italia, dei calciatori e delle scelte di Ventura sono state feroci nelle ultime ore. Nel mirino più che il risultato, assai negativo, soprattutto la prestazione assai negativa anche per Rossi che ha aggiunto: "Critiche alla Nazionale ce ne sono sempre state anche ai tempi di Bearzot. E' difficile trovarne una senza critiche. Farlo dopo una sconfitta come quella della Spagna è semplicistico. Ma sconfitte così io non ne ricordo. Le partite si perdono anche, ma questa è stata una batosta molto pesante che ci rimanda indietro di molti livelli nella filosofia di gioco".

Insigne, e la maglia numero 10 dell'Italia. Le critiche di Rivera

Giudizio perentorio quello di Rossi, che si unisce ad un vero e proprio coro di pareri tutt'altro che positivi. Ha fatto molto discutere nelle ultime ore, anche quello di Gianni Rivera, ex colonna del Milan e della Nazionale. Se Pablito non è entrato nello specifico, evitando di parlare di singoli, "l'abatino" con una battuta ha criticato Insigne protagonista di un prova flop come molti suoi compagni: "Ormai la maglia numero 10 la può mettere chiunque, la mettono anche i portieri, anche Insigne". Se l'attaccante del Napoli ha preferito non replicare ("Le critiche le lascio agli altri"), in suo soccorso è arrivato l'amico Cassano che gli ha inviato un messaggio d'incoraggiamento.

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