Paolo Maldini accusato di corruzione: l’ex rossonero rinviato a giudizio
Brutta notizia per Paolo Maldini, storico calciatore del Milan e "bandiera" del club di via Turati. Quello che viene considerato uno dei migliori giocatori in assoluto nella storia del calcio è stato rinviato a giudizio con le accuse di corruzione e accesso abusivo a sistema informatico. Lo ha deciso il gup di Milano, Luigi Varanelli. Secondo l'accusa Maldini avrebbe dato dei soldi ad un funzionario dell'Agenzia delle entrare, il tutto per poter riuscire ad evitare dei controlli fiscali.
Lo stesso agente poi (sempre secondo i giudici) sarebbe stato contattato da Maldini per riuscire a compiere una operazione illegale relativa ad un immobile in Toscana dell'ex-terzino sinistro. Curiosamente, per uno scherzo del destino, mentre il gup leggeva l'ordinanza nei suoi confronti la cosa accadeva in contemporanea alla presenza nel palazzo di giustizia milanese di Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio e del Milan (anche lui nei guai con la giustizia ma per tutt'altra faccenda).
Sicuramente un bel problema per Maldini, visto che comunque le accuse sono molto pesanti e la pena (sempre e naturalmente nel caso venisse accertata la sua colpevolezza, è bene precisarlo) potrebbe essere abbastanza severa. Maldini ha giocato con la maglia del Milan in Serie A per ben venticinque stagioni e detiene il recond assoluto di presenze nel massimo campionato italiano: ben seicentoquarantasette partite giocate.