Paolo Di Canio indagato dalla Federazione inglese per razzismo
E’ un momento d’oro per gli allenatori italiani in Premier League. Roberto Mancini ha dato il titolo al Manchester City dopo 44 anni. Grazie anche il miliardo di euro speso da quelli di Abu Dhabi. Roberto Di Matteo ha vinto la FA Cup e sabato prossimo sfiderà il Bayern Monaco in finale di Champions League.
Tra gli italiani vincenti c’è anche Paolo Di Canio – L’ex calciatore di Lazio, Napoli e Milan alla prima esperienza da allenatore ha portato nella Terza serie del campionato inglese lo Swindon Town. I tifosi dello Swindon lo adorano, anche perché lui è riuscito a portare la sua squadra negli ottavi di FA Cup. Addirittura squadre importanti di Premier League si sono interessate a lui. Il QPR cerca un allenatore, il Fulham e l’Aston Villa pure. Ma, i sogni di gloria dell’ex ala del West Ham potrebbero finire prima di inizare. Perchè Di Canio è accusato di razzismo nei confronti di un proprio giocatore.
Di Canio accusato di razzismo –Di Canio avrebbe rivolto insulti e parole discriminatorie verso Jonathan Tehoue, un difensore che ha giocato solo pochi mesi con lo Swindon. Di Canio non avrebbe offeso direttamente Tehoue, che è venuto a conoscenza delle offese da qualche compagno. Il giocatore se ne è lamentato con lo Swindon ed ha denunciato tutto alla Federazione, che ha aperto un’inchiesta. Lo Swindon ha aperto un’inchiesta interna ed ha chiesto a Di Canio se era tutto vero. Se le accuse venissero confermate, lo Swindon Town potrebbe licenziare per giusta causa l’allenatore, che rischia soprattutto una pesantissima squalifica. In Inghilterra le pene, in casi di razzismo, sono molto severe come hanno confermato il caso dell’uruguaiano del Liverpool, Luis Suarez, squalificato per otto giornate per offese razzisti di Evra, e quello di John Terry, che per le offese ad Anton Ferdinand del Qpr ha perso la fascia di capitano della Nazionale.
