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Paolo di Canio allenatore del Sunderland

Il tecnico italiano succede a Martin O’Neill, esonerato dopo 8 partite senza vittorie. L’ex ministro degli esteri britannico David Miliband si è dimesso dal board della squadra di calcio a causa delle opinioni politiche di stampo fascista espresse dall’ex laziale.
A cura di Maurizio De Santis
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paolo di canio del sunderland

Paolo Di Canio è il nuovo allenatore del Sunderland. Lo ha reso noto il club, aggiungendo che il suo contratto avrà una durata di due anni e mezzo. Di Canio succede a Martin O'Neill, esonerato dopo 8 partite senza vittorie, tra cui l'ultima deludente sconfitta per 1-0 contro lo United. "Paolo è entusiasta della sfida che ha davanti e non vede l'ora di iniziare", ha spiegato il presidente del club, Ellis Short, che ha voluto ringraziare i tifosi per l'enorme pazienza dimostrata. "Hanno continuato a sostenere la squadra sia in casa che in trasferta, ed e' una cosa che ci stimola tutti nel nostro intento di arrivare ai successi che meritano", ha aggiunto. I Black Cats sono quint'ultimi, con un solo punto di vantaggio sulle ultime tre squadre in classifica. Nato nel '68, icona della Lazio, Di Canio ha giocato a lungo in Gran Bretagna nel Celtic e nel West Ham. Come allenatore, ha guidato lo Swindon Town, riportandolo in League One dopo che era stato retrocesso in League Two. Schierato politicamente a destra, ha spesso fatto parlare di se e suscitato polemiche. Nel 2000 ha ricevuto il premio Fair Play Fifa per non aver approfittato di una caduta del portiere durante l'incontro al Goodison Park fra Everton e West Ham: Di Canio avrebbe potuto facilmente andare in gol ma afferrò la palla con le mani fermando il gioco.

Dimissioni polemiche. E' diventata un caso la nomina di Paolo Di Canio ad allenatore del Sunderland. L'ex ministro degli esteri britannico David Miliband si è dimesso dal board della squadra di calcio a causa delle opinioni politiche di stampo fascista espresse dall'ex laziale. "Auguro al Sunderland tutto il successo possibile. Tuttavia, alla luce delle affermazioni politiche espresse in passato dal nuovo allenatore, è giusto che io faccia un passo indietro", ha scritto sul suo sito il fratello maggiore dell'attuale leader dei laburisti.

Di Canio replica. Il 44enne neo tecnico dei Black Cats prende la parola e lo fa in una nota pubblicata sul sito del club.

Può darsi che sia successo qualcosa molti anni fa – il possibile riferimento al saluto romano che nel 2005 fece alla curva dei tifosi della Lazio – ma quello che contano sono i fatti. La mia vita parla per me. Ovviamente mi ferisce il tentativo delle persone di attaccare la mia dignità perché non è corretto. Ho le mie convinzioni e i miei valori e quello che mi offende di più non è il tentativo di attaccare me ma di attaccare quello che i miei genitori mi hanno dato, i valori che mi hanno insegnato e questo non è accettabile.

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