Panchine preziose, ecco le squadre che segnano di più con i calciatori subentranti
Nella NBA l'apporto degli uomini dalla panchina viene definito supporting cast ed è uno dei motivi per i quali una squadra, alla fine di una estenuante stagione (82 partite più quelle dei Playoff), porta a casa l'anello (il titolo nazionale).
Nel calcio, l'importanza dei giocatori non schierati dal primo minuto è parimenti importante con tanti interpreti del rettangolo verde che, per il loro essere determinanti a partita in corso, hanno legato il loro nome (vedi "zona Cesarini" oppure gli Altafini o i Montella) alla storia del gioco. Oggi, senza scomodare queste leggende del football, vediamo le squadre della Serie A che finora hanno avuto il miglior contributo dagli uomini seduti alle spalle del mister.
Panchina di qualità e Schick, gli ingredienti vincenti della Samp
In prima posizione in questa speciale graduatoria dei subentranti di successo troviamo la "second unit" della Sampdoria. La compagine doriana, infatti, in queste prime 31 giornate di Serie A è stata in grado, grazie anche alla sapiente gestione del proprio tecnico Giampaolo, di realizzare 10 reti con 92 cambi totali. Un rendimento importante con però solo 3 giocatori a referto. Parliamo del ceco Patrick Schick (6 gol dalla panchina), del lusitano Bruno Fernandes (3 segnature) e dell'argentino ex Inter Ricky Maravilla Alvarez (1).
86 cambi e 22 giocatori impiegati, lo score della Roma
Sul secondo gradino del podio, invece, troviamo la Roma di Spalletti che, malgrado i soli "86" cambi (2.7 per match) fatti ed i 22 giocatori impiegati in stagione (club con meno ragazzi scesi sul terreno di gioco in Serie A), ha messo a referto 9 gol con i propri panchinari. Al netto dello scarso turnover quindi, i giallorossi hanno avuto ampie garanzie dagli uomini a bordocampo con, peraltro, cinque marcatori totali come il jolly Perotti (4 reti), Dzeko (2 in 148′), l'eterno capitano Totti (2 in 12 ingressi in campo) e, a quota 1 segnatura, Florenzi e Strootman.
Otto reti il bottino del Napoli
A seguire, lo spettacolare Napoli terzo in classifica di Maurizio Sarri. Pur non essendoci, per via del mutato assetto tattico azzurro, il ballottaggio, la staffetta, il costante turnover fra Insigne e Mertens che tanto bene aveva fatto lo scorso anno, infatti, i partenopei hanno trovato nella panchina una risorsa importante con 8 reti totali. Otto gol con 91 cambi e dei jolly trovati soprattutto ad inizio stagione con 3 realizzazioni di Mertens, prima di divenire titolare inamovibile, 2 di Milik, quando ancora il polacco doveva mostrare tutto il suo potenziale, 2 dell'ex Gabbiadini, come estrema risorsa cui attingere in sfide da recuperare ed 1 gol della sontuosa mezzala Piotr Zielinski perfetto a partita in corso per far cambiare passo alla propria formazione. Un ruolino di marcia degno di nota che, insieme con il gioco, le combinazioni strette e la qualità media della squadra, è una delle ragioni dell’ottima annata napoletana.
Defrel principe dei panchinari nel Sassuolo
Appena fuori dal podio troviamo l'interlocutorio Sassuolo edizione 2016/17. E sì perché i neroverdi dopo la splendida cavalcata della scorsa annata, condizionati dalla precoce partenza stagionale per i preliminari della Europa League e dai troppi infortuni, non hanno replicato i fasti 2015/16. Eppure, nonostante un anonimo 15esimo posto, gli uomini di Di Francesco hanno avuto grandi risposte dalla rosa con diversi ragazzi che, al momento giusto, si sono fatti trovare pronti. Una prontezza che significa 5 marcatori (Defrel 3, Sensi 1, Politano 1, Iemmello 1, Matri 1) e 7 gol su 92 sostituzioni e 865 minuti giocati dai subentranti.
Torino, Atalanta e Cagliari fra le top 5
A chiudere questo elenco di formazioni complete e ricche di frecce al loro arco abbiamo, appaiate, diverse compagini. Ci riferiamo al Torino di Mihajlovic, all'Atalanta di Gasperini e al Cagliari di Rastelli. Tutte squadre ferme a 5 reti con, rispettivamente, 92, 90 e 92 sostituzioni ed alcuni bomber "personali" come Maxi Lopez (2 gol), cinque orobici a quota 1 (Kessié, D’Alessandro, Pinilla, Petagna, Cristante) e Marco Borriello a 2.