Paloschi, dal buio di Bergamo all’operazione rilancio con la Spal
È stato l'unico neo della stagione super dell'Atalanta e adesso riparte dalla neo-promossa Spal per tornare sui livelli raggiunti con il Chievo Verona. Alberto Paloschi, classe '90, prodotto del vivaio del Milan ma cresciuto col Parma, prima di affermarsi a Verona, si affida alle cure di Semplici e all'entusiasmo della provincia.
Esordio da record, poi tanta gavetta
Cresciuto all'ombra e nel mito di Inzaghi, il ragazzo originario di Chiari, proprio in rossonero, è stato capace di percorrere le orme di Superpippo. Almeno all'esordio. Diciotto secondi dal suo ingresso e subito in gol, poi il bis in campionato in 7 partite e altri due centri in altrettante gare di Coppa Italia, all'età di 18 anni appena compiuti. L'anno dopo comincia ufficialmente il suo percorso di crescita nel calcio dei grandi: passa al Parma in comproprietà, e nella serie cadetta contribuisce con 12 gol alla promozione degli emiliani. In A, l'anno dopo, i gol sono quattro in 17 gare, ma l'anno successivo un infortunio muscolare lo costringe a una sola presenza in sei mesi, prima di passare al Genoa, dove i gol sono due. Nel 2011-2012 comincia la sua avventura al Chievo: quattro stagioni e mezza di fila, con 144 presenze (153 contando anche le coppe) e 42 gol (45), un massimo di 13 nel 2013-2014 e 8 nei sei mesi da agosto 2015 a gennaio 2016 prima di passare allo Swansea in Premier League (10 gare e 2 gol). Il resto è storia recente con il campionato da comparsa a Bergamo.
Attaccante esperto e da doppia cifra
Prima punta dal fisico compatto (182 centimetri per 82 chilogrammi), sa giocare sul filo del fuorigioco, far reparto da solo e integrarsi con un compagno di reparto che gli giri attorno. I migliori campionati al Chievo sono stati con Thereau, specie il 2013-2014 quando in coppia i gol furono 20, due in più rispetto al campionato precedente. A Ferrara troverà Floccari, con cui il feeling è tutto da valutare, ma dopo l'ultima stagione negativa la voglia di riscatto sarà tanta.
Cosa fare al fantacalcio
Paloschi è un feticcio di molti fantallenatori. Classica chiamata per la casella di terzo o quarto attaccante, mirando a un fatturato da doppia cifra (poco più o poco meno). Pochi assist (11 nelle quattro stagioni e mezza col Chievo), ma rendimento continuo. Con la Spal potrà tornare a dire la sua e si potrebbe pensare di spuntare anche un prezzo da discount.