Palomino, per Gasp un colosso di difesa cresciuto nella squadra del Papa
Baluardo di difesa nato in Argentina, ma formatosi alla scuola del calcio europeo. Questo l'identikit di José Luis Palomino, volto nuovo del Gasperini-bis all'Atalanta. Sarà lui a incaricarsi di coprire le spalle al trio di centrali composto da Masiello, Toloi e Caldara, provando a ritagliarsi gli spazi che merita anche alla luce dell'esperienza maturata nelle competizioni internazionali (Champions ed Europa League).
Dalla squadra del Papa all'est Europa
Classe '90, nativo di San Miguel provincia di Buenos Aires, Palomino ha mosso i primi passi nella squadra per cui batte il cuore di Papa Francesco: il San Lorenzo. Con la camiseta rossoblù colleziona 44 presenze in quattro stagioni, ma solo nel 2011-2012 riesce a trovare spazio con continuità (25 gare in campionato). Quindi arriva l'opportunità Argentinos Juniors, grazie alla quale si fa notare dagli osservatori europei. La spunta il Metz, in Francia, che lo impone subito titolare, ma le cose a livello di club non vanno bene: la squadra retrocede e Palomino riparte dalla Ligue-2. Un'esperienza che non lo scoraggia, anzi lo vede leader dell'immediato ritorno al piano superiore con 27 presenze e 2 gol. Il resto è storia recente con la chiamata dei bulgari del Ludogorec, con i quali vince il titolo nazionale e contestualmente ha l'opportunità di partecipare alla fase a gironi di Champions, contro squadroni del calibro del Psg, e poi di assaggiare anche l'Europa League grazie alla terza posizione nel raggruppamento.
Colosso di difesa
Ha una struttura fisica molto importante: alto quasi un metro e 90, svetta anche sulla bilancia con i suoi circa 90 chilogrammi. Facile, dunque, immaginare la tipologia di giocatore: colosso di difesa, abile nel gioco aereo, forte nell'uno contro uno e nel far a sportellate con la prima punta avversaria. Esplosivo, mancino di piedi, ha una buona lettura del gioco che gli permette di colmare i gap di velocità.
Cosa fare al fantacalcio
Per il momento parte in seconda fila e sostituisce Zukanovic nelle rotazioni imposte da Gasperini. Il bosniaco, nel frattempo passato al Genoa, l'anno scorso però non ha fatto da spettatore: ha raccolto 19 gettoni e in alcuni match ha contribuito in maniera significativa alla crescita dei nerazzurri. L'idea è che Palomino possa fare altrettanto. Il suggerimento è di provare a prenderlo soprattutto nelle leghe molto numerose.