Pallone d’Oro, Mourinho incorona Cristiano Ronaldo
Lo Special One, il signore delle contraddizioni, della provocazione, delle sfide dialettiche prima che di quelle puramente sportive. Un allenatore che difficilmente si fa semplicemente apprezzare, rifiutando la mediocrità della propria professione: o lo si ama alla follia o non lo si sopporta del tutto. Le vie di mezzo abitano altrove. E così non appare strano che Josè Mourinho, intervistato da ‘France Football' si soffermi a parlare di Cristiano Ronaldo, il connazionale che ha allenato ai tempi del Real Madrid e con il quale ha avuto più che un diverbio al momento dell'abbandono della Casa Blanca. Senza togliersi eventuali altri sassolini fastidiosi ma riabilitando Cr7 come giocatore e come uomo, minimizzando quelle incomprensioni che qualche mese fa apparivano come evidenti diversità di vedute: "E' normale che tra un allenatore ed un giocatore possano esserci delle divergenze, io con lui però non ho nessun tipo di problema".
Cr7 il migliore – Nessun problema a tal punto da incoronarlo personalmente giocatore dell'anno. Insomma, un Pallone d'oro virtuale che nelle ultime 4 edizioni ha visto sempre primeggiare il rivale di sempre, Leo Messi: "Per me allenare Cristiano Ronaldo ha rappresentato una delle migliori cose che mi siano capitate in carriera, è stato il massimo. E' un grande professionista, il migliore che io abbia mai allenato". Investitura doc: Ibrahimovic e Ribery – gli altri due pretendenti al trofeo – sono avvertiti.