Pallone d’Oro: Cristiano Ronaldo, storia di un predestinato (foto/video)
E' lui, "Cr7" o più semplicemente "Cristiano" il naturale vincitore del trofeo targato 2013 con cui si attribuisce su scala mondiale il titolo di miglior giocatore dell'anno. Non c'è Lionel Messi che tenga e nemmeno Franck Ribery malgrado il francese possa essere considerato l'unico reale antagonista sulla scia degli enormi successi acquisiti nell'ultima stagione. Tanti, troppi, elementi fanno propendere che sarà il portoghese del Real Madrid ad alzare al cielo il Pallone d'Oro ancora una volta dopo che ne vinse uno nel 2004 con la maglia del Manchester United. Lui lo sa, tutti lo sappiamo. Anche la Fifa lo sa. E trovarsi un altro risultato questa volta si compirebbe davvero un reato di lesa Maestà.
Il frutto proibito – Cristiano Ronaldo è un predestinato del calcio. I suoi record personali e gli allori che ha condiviso con i club e i compagni di squadra con cui ha giocato non si contano quasi più.Dai tempi del Manchester che credette in quel giovane talento dello Sporting Lisbona portandolo alla corte di Sir Alex Fergusson, al Real Madrid che decise di acquistarlo a peso d'oro dai Red Devils convinti, giustamente, che il meglio lo dovesse ancora esprimere. Fino alla corte sfrenata degli altri club europei, in primis le due nuove realtà economicamente importanti come il Psg degli sceicchi e il Monaco dei magnati russi che continuano a offrire la loro completa disponibilità pur di sottrarlo al Real. E poi l'ultima grande (e forse definitiva) esplosione con la maglia del Portogallo nel doppio match contro la Svezia di Ibrahimovic annichilita dallo show di Cristiano Ronaldo decisivo con le sue reti sia all'andata che al ritorno. In attesa di cosa potrà accadere al Mondiale in Brasile.
Dallo Sporting al Real, storia di un mito vivente – Nato nel 1985 a Funchal nel 1997 approda allo Sporting Lisbona. Sei anni dopo, nel 2003 – dopo i passaggi sfumati al Liverpool e soprattutto alla Juventus di Luciano Moggi – Cristiano ronaldo arriva alla corte di Fergusson per poco più di 12 milioni di euro, dove vincerà tutto tra cui il suo primo e unico Pallone d'Oro nel 2008. L'11 giugno 2009 il Manchester United annuncia di aver accettato l'offerta di 80 milioni di sterline (94 milioni di euro circa) da parte del Real, in una trattativa che è tra le più onerose di sempre nel calciomercato e che creerà la più alta plusvalenza mai registrata nella casse dei Red Devils. A Madrid continuano i successi personali e di squadra dove manca solamente la conquista della ‘decima' per i Blancos. Per il resto, Cristiano resta il leader indiscusso del gruppo e autentico fiore all'occhiello della società che gli prolunga il contratto con un ritocco d'ingaggio consistente.
Un Pallone d'Oro già vinto – Intanto, sarà lui l'eroe di questa edizione del Pallone d'Oro più che mai tribolata: tre mesi fa si parlava della quinta vittoria consecutiva della ‘Pulce', Leo Messi, che non sembrava avere rivale alcuno; poi, di fronte alle parole di Sepp Blatter in una conferenza dove esaltava l'argentino e irrideva il portoghese sembrava che il dado fosse tratto. A metterci lo zampino, però, questa volta è subentrato il Caso che ha infortunato Messi proprio nel finale di stagione, riducendone i consensi e i voti facendo salire alle stelle le quotazioni di Cristiano Ronaldo e Frank Ribery. Ma è stato il nome del portoghese a entrare sempre più costantemente nel novero dei reali vincitori con il francese del Bayern quale semplice alternativa di ripiego. Tanto da diventare quasi un plebiscito, riaprendo una votazione già chiusa proprio perchè qualcuno potesse cambiare la propria preferenza di fronte alle straordinarie prestazioni negli spareggi mondiali.