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Pallone d’Oro 2014, Kroos davanti a Muller e ai soliti Messi e Cr7

Seguendo le parole pronunciate da Platini per il quale sarà un tedesco a vincere, la nostra scelta ricade sul centrocampista del Real, miglior giocatore del Mondiale, davanti a Muller. Attenzione anche a Neuer ma anche ai soliti Leo Messi e Cristiano Ronaldo, da sei edizioni padroni incontrastati del trofeo.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'ultimo tedesco a vincere il Pallone d'Oro è stato Matthias Sammer. Era il 1996, quasi un ventennio fa, roba da paleolitico in un calcio che ogni anno si evolve e si trasforma. Dopo l'allora centrocampista del Borussia Dortmund più nessun giocatore della Germania è salito sul gradino più alto del podio. Nel 2001 e nel 2002 ci provò il portiere Oliver Kahn che però si fermò in entrambe le occasioni al terzo posto. Poi, l'anonimato più assoluto nei confronti del calcio tedesco che fece capolino solamente la scorsa edizione quando nel 2013 Frank Ribery tenne alto l'onore di un Bayern Monaco fresco di Triplete ma che dovette fare spazio al duopolio Ronaldo-Messi che da quando il Pallone d'Oro si è trasformato in Pallone d'Oro FIFA (unendo l'antico trofeo con il FIFA World Player) si sono spartiti la vittoria lasciando agli avversari le briciole.

Onore alla Germania, Messi e Cr7 in disparte. Questa volta, però, la musica sembra essere cambiata. Il trionfo della Germania nei Mondiali brasiliani ha lasciato il segno anche in chi – leggi Blatter e Platini – hanno sempre avuto un occhio di riguardo di tifare per giocatori politically correct, amati dalle masse, idoli incontrastati e fenomeni assoluti, portati alla conquista del trofeo più importante per la carriera di un giocatore, anche nelle stagioni in cui non avevano vinto più di altri. Come appunto accadde nel 2013 quando fu Cr7 con la maglia del Real a vincere davanti a Messi e a Ribery (che col Bayern aveva invece vinto tutto ciò che c'era a disposizione tra Bundesliga, Coppa di Germania e Champions League). Adesso  il presidente dell'UEFA Platini si è sbilanciato ufficialmente consegnando il Pallone d'Oro nelle mani di un giocatore tedesco: "Sarà un calciatore della Germania a vincere, secondo me" ha rivelato in una intervista Le Roi mettendo in secondo piano sia il fenomeno portoghese che la ‘pulce' argentina.

Platini si sbilancia, Pallone d'Oro ad un campione del Mondo. Dopotutto i Mondiali – ma non solo – hanno confermato come il movimento tedesco sia effettivamente tra i migliori in circolazione. Modello positivo sia da un punto del Fair Play Finanziario (e qui scatterebbe per i mal pensanti un ‘premio' da parte di Platini – sostenitore del FFP – alla Germania del calcio economicamente encomiabile) che sul piano dei risultati acquisiti. La vittoria in Brasile ha avuto dello straordinario con una Nazionale europea che per la prima volta nella storia della kermesse iridata ha vinto lontano dal proprio continente umiliando il Brasile padrone di casa in semifinale per 7-1 e tritando anche l'Argentina nella finalissima di Rio. Questo ma anche i numeri relativi al Mondiale farebbero sì che il Pallone d'Oro debba giustamente parlare tedesco.

Toni Kroos, miglior giocatore in Brasile, centrocampista totale. Il miglior giocatore del torneo brasiliano è stato Toni Kroos, centrocampista tutto fare della Nazionale di Joachim Low che si è conquistato un posto al sole nel Real Madrid di Ancelotti che lo ha voluto in rosa pagandolo a peso d'oro. Lui – che ai tempi del Mondiale arrivava quale giocatore del Bayern Monaco – è stato eletto dalla FIFA quale miglior giocatore del Mondiale è stato Toni Kroos. Il suo ranking è stato di 9,79, superiore a quello di qualsiasi altro calciatore con la ciliegina sulla torta per la doppietta alla Seleçao nella semifinale stravinta dai tedeschi. Classe '90, qualità e quantità in mezzo al campo, Kroos nelle ultime due stagioni ha vinto tutto, il Triplete, la Coppa del Mondo per club, il Mondiale. E oggi nel Real Madrid è un punto fermo delle merengues che stanno difendendo la Champions League. Un candidato perfetto al quale difficilmente dovrebbe sfuggire la vittoria.

Neuer, il miglior talento in porta degli ultimi tre anni. Restando in tema di ‘tedesco', potrebbero insidiarlo due suoi compagni di Nazionale ed ex compagni di squadra al Bayern: Thomas Muller e Manuel Neuer. Risaputo della difficoltà di un portiere nell'imporsi all'interno del trofeo, per l'estreno tedesco però i numeri (e le vittorie) sono dalla sua. Da un paio di stagioni è considerato all'unanimità tra i migliori in assoluto del suo ruolo. Alcuni riconoscimenti? Nel 2010 e nel 2012 fu eletto quarto portiere migliore al mondo, nel 2011 salì al secondo posto e nel 2013 venne eletto il migliore in assoluto. Così come in Brasile quando è stato eletto quale portiere titolare nella Top 11 FIFA.

Muller, cecchino infallibile in Nazionale e col Bayern. Per Muller, invece, il discorso potrebbe farsi più semplice. L'attuale bomber del Bayern è anche vice capocannoniere nell'ultimo mondiale. Suoi i gol della Germania nel 4-0 al Portogallo nella gara d'esordio quando infila una tripletta. Decisivo nel successo per 1-0 con gli USA, partecipa anche alla goleada ai brasiliani con un'altra rete, diventando anch'egli titolare fisso tra i migliori 11 eletti dalla FIFA nel torneo.

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