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Pallone d’Oro 2013: “sorteggio truccato”, la denuncia della Federcalcio portoghese

Il presidente Fernando Gomez accusa il metodo di votazione non trasparente e rilancia la candidatura di Cr7: il migliore giocatore del mondo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Cristiano Ronaldo e il pallone d'oro

C'è quasi la garanzia che Cristiano Ronaldo alzi il suo secondo Pallone d'Oro dopo quello conquistato nel 2008 ma la certezza matematica la si avrà solamente il prossimo 14 gennaio quando si faranno conoscere al mondo del calcio le votazioni che sanciranno il vincitore del trofeo 2013. Un trofeo intriso come mai di polemiche e denunce tra chi sostiene il proprio candidato-beniamino. Prima lo scivolone di Joseph Blatter che ridicolizzava Cristiano Ronaldo, poi il sito della FIFA che omaggiava Messi laddove si dovevano raccontare le gesta dl fenomeno portoghese. Quindi le parole, un po' da sbruffone un po' per scaramanzia di Robery ed infine – davanti ai quattro gol quattro con cui Cr7 ha qualificato il Portogallo alla fase finale dei Mondiali nel doppio match di spareggio contro la Svezia di Ibrahimovic – anche la riapertura delle votazioni.

Manipolazioni d'Oro – Adesso, però arriva anche la mazzata finale di un Premio che dalla prossima stagione dovrà cambiare pelle e sostanza. A gettare veleno sul Pallone d'Oro è il presidente della Federcalcio portoghese, la stessa di Cr7 principale candidato alla vittoria. Anche per questo, le parole di Fernando Gomez sono apparse prive di un doppio fine o di un recondito significato. Hanno avuto l'impatto di una denuncia circostanziata bella e nuova, nulla di più: "Tutto il processo di votazione non è trasparente e il fatto che abbiano deciso di allungare la scadenza a causa del numero esiguo di voti dimostra che le persone cominciano a non credere più in un processo viziato sin dall'inizio e smettono di partecipare".

Simbolo Cr7 – Parole pesanti e amare come il fiele che precedono il pensiero al miele verso il giocatore più rappresentativo in assoluto del Portogallo: "Essere dipendenti dal miglior giocatore del mondo è naturale, è una fortuna e una gioia avere un calciatore come lui, un dono che non possiamo sprecare".

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