Pallone d’Oro 2012, Lionel Messi fa poker (FOTO)
Tutto come previsto. Per la quarta volta consecutiva Leo Messi ha vinto il Pallone d’Oro. Nessuno prima di lui era riuscito in un'impresa del genere. L’argentino ha raccolto il 40% dei voti, un'infinità per entrare nella leggenda del calcio mondiale. Secondo, come al solito, Cristiano Ronaldo, che è stato l’ultimo a vincere il premio prima dell’argentino. Sul gradino più basso del podio Andres Iniesta (compagno di squadra nel Barça del sudamericano). Il miglior italiano Andrea Pirlo ha chiuso solo al settimo posto. Messi, che è stato premiato da Fabio Cannavaro, vincitore nel 2006, si è presentato con un particolarissimo vestito nero a pois.
La modestia del campione. ‘Non credo che sia stato il mio anno migliore". Leo Messi, reduce dal 2012 impreziosito dal record di 91 gol, tiene un profilo basso. "Mi interessano i titoli con la squadra che i premi o i record individuali. Ci sono stati anni in cui abbiamo vinto di più", ha aggiunto il fuoriclasse argentino. "Con la Nazionale si punta a continuare a crescere, tutto è più facile quando ci sono anche i risultati". A Zurigo, gli altri 2 finalisti sono stati Andres Iniesta, suo compagno nel Barcellona, e Cristiano Ronaldo, stella del Real Madrid. "Sarebbe stupido non considerare Cristiano tra i migliori 3 – ha ammesso soffermandosi sul portoghese -. Però credo che era doveroso votare per Xavi, Iniesta e Aguero. Non giochiamo l'uno contro l'altro – ha poi concluso, ridimensionando i discorsi sulla rivalità con il lusitano -. Scendiamo in campo per vincere, io faccio il massimo per aiutare la mia squadra". Dopo aver ricevuto il premio dalle mani di Fabio Cannavaro il più grande calciatore del mondo ha voluto ringraziare i compagni del Barcellona e della nazionale argentina, e naturalmente non ha dimenticato la sua famiglia:
È incredibile ricevere questo premio per la quarta volta consecutiva. È impressionante. Vorrei dividere questo premio con i miei compagni del Barcellona e soprattutto con Iniesta: sono orgoglioso di giocare ed allenarmi ogni giorno con lui. E poi, con i miei compagni della nazionale argentina e tutti quelli che mi hanno votato. Non so cosa dire, sono molto orgoglioso. Voglio ringraziare anche la mia famiglia, gli amici, mia moglie e mio figlio, la cosa più bella che mia successa.”