Palermo, Zamparini all’attacco: ora vuole citare per danni Schelotto

Se non è una telenovela argentina, poco ci manca. Dopo la bufera dell'esonero di Iachini e quello di Ballardini, non c'è pace per il povero Palermo e per i suoi tifosi. A distanza di qualche giorno dal ritorno in patria di Guillermo Barros Schelotto (sempre più vicino a sedersi sulla panchina del Boca Juniors), tiene ancora banco la vicenda del tecnico che avrebbe dovuto essere il nuovo allenatore dei rosanero. Il piano di Maurizio Zamparini, saltato per problemi burocratici, rischia però di avere ora una coda spiacevole proprio a causa del fallimento del progetto messo in piedi dal presidente siciliano insieme a Predrag Mijatovic e al procuratore serbo Valica Lemic: figure chiave per l'arrivo dell'argentino a Palermo che, secondo il patron siciliano, avrebbero dato per certa l'idoneità del tecnico per allenare in Italia.
Il passaporto mancante – Convinto che i problemi burocratici si potessero risolvere in poco tempo, Zamparini accettò il consiglio e chiamo Schelotto. Il resto è storia, anche se in realtà un ultimo capitolo potrebbe ancora scriversi nei prossimi giorni. Il presidente rosanero, come riportato da "la Repubblica", avrebbe in mente di denunciare i suoi consulenti e Schelotto stesso per aver causato l'ennesimo terremoto all'interno del club di viale del Fante. Secondo le riscostruzioni, infatti, sarebbe stato lo stesso Schelotto (al quale mancava anche il passaporto comunitario, che il Palermo si era adoperato per fargli avere in tempi brevissimi) a tirarsi indietro e a non voler accettare l'iscrizione al corso di Coverciano per poter ottenere il patentino e, di conseguenza, poter allenare senza problemi. Una decisione che avrebbe, inoltre, rovinato i rapporti con la dirigenza della società di Zamparini: ora deciso a denunciare il tutto alla giustizia ordinaria e a chiedere un risarcimento.