Palermo, Sorrentino avverte i tifosi: “Non parlate d’Europa che m’incazzo”

Il Palermo viaggia sulle ali dell'entusiasmo, ed è pronto per fare risultato anche a Bergamo su un campo storicamente difficile da violare. Dopo la sconfitta di Torino, contro la Juventus campione d'Italia, la squadra di Inchini ha centrato un "filotto" di risultati positivi, togliendosi il lusso di vincere anche in uno stadio importante come quello di Milano. Nonostante l'inizio incerto, e le prime voci su un possibile esonero di Inchini, i rosanero sono stati capaci di tirarsi fuori dai guai e di entusiasmare la piazza che, adesso, guarda addirittura all'Europa. Una ventata d'ottimismo che lascia indifferente Stefano Sorrentino: "Il primo che parla di qualificazione europea, mi fa incazzare – dichiara stizzito il portiere siciliano – La differenza tra Europa e salvezza è di 20 punti, e squadre come Milan e Lazio l’anno scorso non ci sono arrivate. Per centrarla bisogna passare dalla salvezza, quindi perché parlarne adesso? Parliamone quando avremo raggiunto il nostro obiettivo. Non dobbiamo fare questo errore, altrimenti rischiamo di andare a Bergamo a farci asfaltare". Profilo basso e voglia di lottare su ogni pallone: l'input del portiere siciliano è di quelli che Inchini sottoscriverebbe subito: "La cosa più importante è tirarci fuori dalla zona calda della classifica e rimanere stabilmente a sinistra. Il bello di questo Palermo è che affrontiamo le squadre che lottano per la salvezza, con la stessa forza sia in casa che in trasferta".
La Dea e la vecchia signora – Il periodo magico di Dybala e compagni, è cominciato proprio dagli schiaffoni rimediati allo "Juventus Stadium", teatro che avrebbe potuto essere anche il suo: "Se fossi andato a Torino, probabilmente sarei già salvo e, a quest'ora, sarei a Doha – spiega Sorrentino – Vestendo il bianconero, però, non avrei giocato nemmeno una partita, o forse una soltanto. E' andata così e non mi piace guardarmi indietro". Il prossimo futuro dell'ex portiere del Chievo, si chiama Atalanta: "I bergamaschi sono forti e hanno un allenatore che a Palermo conoscono bene – conclude il portiere – E’ una di quelle partite che può metterci maggiormente in difficoltà, perché rischiamo di abbassare la guardia. Dovesse succedere, significherebbe che non abbiamo capito nulla e che non siamo abbastanza maturi".