Palermo, parla “El Mudo” Vazquez: “Se Conte chiama, rispondo presente”
Se non subito, certamente a giugno. Franco Vazquez è seriamente candidato a diventare l'uomo mercato rosanero insieme a Paulo Dybala, grazie alla sua esplosione in queste prime venti giornate di campionato. Sull'ex trequartista del Rayo Vallecano, rientrato a Palermo dopo il prestito, ci sarebbero già diversi club italiani che, inevitabilmente, saranno costretti a trattare con Maurizio Zamparini. Il presidente siciliano, molto scaltro quando si tratta di imbastire trattative con i suoi gioielli, è stato molto chiaro: "Se ne riparla a giugno, quando avremo una reale valutazione del giocatore". Valutazione che, è bene precisare, sarà molto alta.
Vazquez, dopo il rinnovo con il patron palermitano, ha parlato in conferenza stampa a poche ore dalla sfida di campionato con l'Hellas Verona: "Sono contento di come stanno andando le cose – ha spiegato – In campionato stiamo facendo molto bene. cerchiamo di fare le cose che ci chiede il mister e facciamo di tutto per conquistare i tre punti".
Il futuro e l'azzurro – Oltre alle domande sul presente e sull'imminente gara con l'Hellas di Andrea Mandorlini, Vazquez ha dovuto rispondere a domande relative al suo futuro: "Voglio finire la stagione al Palermo, poi si vedrà. Mi rende orgoglioso sapere di essere cercato, ma ho appena rinnovato fino al 2019 e penso solo al mio attuale club. Il nostro primo obiettivo è la salvezza, ottenuta quella si può tentare di raggiungere altri traguardi. Tra i dirigenti rosanero c'è chi pensa di poter raggiungere l'Europa League".
A spingere il Palermo verso l'alto c'è anche il suo "gemello" Dybala. La coppia di talenti di Iachini, ricorda da vicino quella di alcuni anni fa con Pastore e Cavani: entrambi partiti da Palermo tra le lacrime dei tifosi siciliani. Sarà così anche questa volta? In attesa di definire il suo futuro, Vazquez prova a glissare anche su quello del suo attuale compagno di reparto: "Il rinnovo di Paulo, non so se rinnova o meno – ha detto "El Mudo" – Non ne abbiamo parlato, spetterà comunque a lui ogni decisione". Inevitabile anche il richiamo alle sirene azzurre della nazionale di Antonio Conte: "Se il mister mi chiama accetto volentieri, visto che sono mezzo italiano e mezzo argentino".