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Palermo, parla Andrea Belotti: “Da piccolo impazzivo per Shevchenko”

Dopo i due gol rifilati agli azzurri, nel match del San Paolo, l’attaccante rosanero parla del suo momento magico, dei suoi obiettivi personali e di quella “cotta” adolescenziale per l’ex stella milanista.
A cura di Alberto Pucci
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Dal rosanero al rossonero. Questo il sogno, neanche tanto nascosto, di Andrea Belotti da Calcinate (Bergamo). Il "gallo" palermitano, è l'ultima felice scoperta di Beppe Iachini che, insieme a Vasquez e Dybala, si ritrova in mano un tridente mica male: trio che, nell'ultima uscita al San Paolo, ha colpito e frenato il Napoli di Rafa Benitez. Protagonista principale della serata, proprio l'ex attaccante dell'Albino Leffe, autore di una doppietta: "Le due reti di Napoli – ha spiegato Belotti alla Gazzetta dello Sport – le voglio dedicare al presidente che ha sempre creduto in me. Per me è stato incredibile, segnare due volte al San Paolo. Non ci ero mai entrato ed è proprio uno stadio da brividi. Avevo guardato online qualche filmato dei tempi di Maradona, e il solo pensiero di avere realizzato una doppietta, in quello che è stato il suo stadio, mi fa venire la pelle d’oca". Due gol nello stesso stadio dove, molti anni prima, il suo Milan vinse uno scudetto e dove, molte volte, i tifosi hanno potuto applaudire anche la nazionale italiana: "Io con Conte? Chissà, sperare non costa nulla – ha risposto divertito il giocatore – Il nostro ct ha detto di tenere in considerazione tutti, anche se devo fare bene nel Palermo e nell'Under 21".

Il rapporto con Iachini e il ricordo di Sheva – Lunedi prossimo, al "Barbera", arriverà la Lazio di Miro Klose: ferita dalla sconfitta interna contro l'Udinese. La coppia d'attacco rosanero sarà ancora composta dai due titolari Vasquez e Dybala, anche se Belotti continua a mantenere intatte le sue chance, specialmente se Iachini opterà per il 3-4-1-2: "Io spero di giocare il più possibile – dichiara Belotti – Iachini, però, farà le sue scelte in base all'avversario. Se torno in panca, non c'è problema. Mi farò trovare pronto in caso di chiamata del mister. Il mio obiettivo? L’ambizione di ogni attaccante è andare in doppia cifra, mi piacerebbe segnarne anche uno in più e arrivare a 11". Arrivare alla cifra di gol desiderata, per uno come lui che ha passato le giornate a studiare uno dei più grandi attaccanti della Serie A, non dovrebbe essere un problema: "Da piccolo tifavo Milan e impazzivo per Shevchenko – rivela – Lui è stato un vero esempio e, forse, in qualcosa gli somiglio pure. Anch'io, come lui, calcio con entrambi i piedi e non ho mai fatto parlare di me fuori dal campo".

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