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Palermo: Nicchi difende gli arbitri ma non risponde a Zamparini

Il presidente dell’Aia difende l’operato dei fischietti ma non replica al presidente rosanero.
A cura di Jacopo Giove
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nicchi

ROMA. Il Palermo ultimamente si sente (forse anche a ragione) un po' perseguitato dagli arbitri, visto che anche ieri ha subito un torto con un gol segnato da Matri viziato da una nettissima posizione di fuorigioco. Al termine del match del "Sant'Elia" però Zamparini accusa Nicchi esplodendo di rabbia ai microfoni dei giornalisti e pretendendo delle risposte a proposito degli ultimi episodi che hanno visto svantaggiati i rosanero. Oggi il presidente dell'Aia ha parlato e pur non rispondendo direttamente a Zamparini ha comunque rilasciato delle dichiarazioni che sono inerenti a quanto accaduto.

Queste le parole di Nicchi: "Ieri in Cagliari-Palermo c'è stato un errore nettissimo ma nessuno se ne è accorto in campo. Gli arbitri non sono macchine quindi è un confronto che non si può proprio fare. Quando si sbaglia non si può far nulla se non chiedere spiegazioni a scopo didattico. L'assistente Papi è il migliore d'Italia e insieme a lui c'era uno dei migliori arbitri. Il designatore ha già parlato con l'assistente che si è detto molto dispiaciuto di non aver visto bene il momento del passaggio".

Nicchi poi parla anche della regola del fuorigioco: "Fin quando ci sarà è nostro dovere farla rispettare nel migliore dei modi. Abolire il fuorigioco potrebbe essere una possibilità ma questo non lo decidono certo gli arbitri. A Zamparini non rispondo, noi rendiamo conto solo nelle sedi ufficiali e non possiamo replicare personalmente".

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