Palermo, manca il closing: Zamparini pronto a riprendersi il club

Dopo la telenovela legata al passaggio di quote da Silvio Berlusconi a Li Yonghong, i tifosi rosanero seguono con apprensione la trattativa che dovrebbe portare il Palermo nelle mani della YW & F Global Limited rappresentata da Paul Baccaglini. Il condizionale è d'obbligo, visto che l'ultimatum dato all'ex Iena da Maurizio Zamparini è scaduto, dopo i continui rinvii delle scorse settimane. Nelle prossime ore il patron prenderà la parola e cercherà di fare chiarezza su questa fantomatica trattativa. Secondo le indiscrezioni che arrivano dalla Sicilia, se entro mezzanotte non verrà trovata un'intesa Zamparini potrebbe anche riprendersi il Palermo e archiviare definitivamente l'idea di vendere il club alla società americana. Attualmente senza allenatore, il patron friulano potrebbe essere affiancato nella ricostruzione dal direttore sportivo Rino Foschi: già alle dipendenze di Zamparini, prima del suo addio nel 2016.
Zamparini ha perso la pazienza
"Con Paul non ci sentiamo da un paio di giorni, ma i contatti fra le parti non si sono mai interrotti – ha spiegato Zamparini, in un'intervista concessa a "La Repubblica" – Spero di chiudere, ma non dipende solo da me. Nelle prossime ore faremo un comunicato, a meno che non accada qualcosa prima. Ho fissato un termine e intendo rispettarlo". L'accordo di cui parla l'ex presidente rosanero, è quello preliminare stilato nel 9 febbraio scorso al quale Baccaglini non ha più dato seguito. "Il lavoro per arrivare al closing prosegue nonostante le ultime vicende dei giorni scorsi – ha dichiarato recentemente il rappresentante del gruppo americano – Tra le due parti c'è un ottimo dialogo aperto e costruttivo basato sulla trasparenza e sulla reciproca volontà di arrivare quanto prima al closing. Siamo entrambi vincolati al silenzio per proteggere il regolare corso dell'operazione da speculazioni esterne".