Palermo, Delio Rossi: Dobbiamo ancora maturare
Non tutte le squadre partono con il botto: Roma e Napoli, l'anno scorso, partirono male, ma riuscirono a rientrare in carreggiata verso la metà del campionato; sembrerebbe che la stessa cosa stia accadendo al Palermo. Dopo un inizio al di sotto delle aspettative, il presidentissimo del Palermo, Zamparini, ha cominciato a criticare squadra, tecnico ed ambiente, senza remore per nessuno, come nel suo stile, ma adesso i risultati stanno cominciando ad arrivare, con i rosanero in netta ascesa in classifica, reduci anche dall'1-0 del Palermo contro il Losanna in Europa League. Sarebbe lecito aspettarsi, da una squadra intrisa di giovani, delle prestazioni talmente altalenanti: il giovane Munoz sta lasciando intravedere buone doti, ma commette ancora troppe ingenuità; Bacinovic è ancora piuttosto spaesato nell'economia della manovra di gioco, mentre si è integrato alla perfezione la sorpresa Ilicic, già autore di 3 gol in campionato.
A Radioincontro.it, Delio Rossi ha parlato proprio del giovane serbo, vera e propria scoperta del D.S. Walter Sabatini:«Lo sto scoprendo anche io perchè è arrivato a Palermo da 15 giorni. Lui e Bacinovic sono ragazzi che abbiamo visionato perchè dovevamo giocare contro il Maribor e guardando diverse partite poi la società ha deciso di prenderli. Ilicic ha delle qualità e delle capacità naturali e sa trovare la posizione in campo, cosa non facile per un giocatore giovane».
Oggigiorno, quando si parla di Palermo, è logica conseguenza parlare di Pastore, che dopo un anno di transizione, dove ha incantato a tratti, è letteralmente esplodo in questo inizio stagione, scomodando paragoni eccellenti, ma anche pericolosi, con gente come Zinedine Zidane. Un'evoluzione calcistica così netta è dettata anche dall'accompagnamento morale e tecnico del mister: «E' un ragazzo maturo per la sua età. Dio gli ha donato il talento e sta a me razionalizzarlo e lui ha questa capacità, a differenza di altri, di sapere qual' è il suo momento. Siamo di fronte a un ragazzo con grandi qualità ma deve ancora migliorare. (…) L'allenatore gestisce la crescita dei ragazzi solo che se sono stranieri è un problema anche dell'entourage. L'allenatore passa due ore con il giocatore poi le altre 22 le passa con la famiglia, con il procuratore o con l'entourage».
Infine, gli obiettivi del Palermo del tecnico rosanero: «Sarebbe qualcosa di irripetibile se riuscissimo a fare bene come la passata stagione. Però so che non sarà così perchè quest'anno abbiamo mille altre problematiche. Sono convinto che nel giro di due, tre anni questa squadra diventerà più forte dell'anno scorso. Mi auguro di disputare lo stessa stagione scorsa ma le squadre del nostro livello si sono rinforzate e molte non hanno le competizioni europee».
Giuseppe Senese