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Palermo, condannato Miccoli: 3 anni e mezzo per estorsione aggravata

L’ex attaccante e capitano rosanero, è stato ritenuto colpevole dal giudice della procura di Palermo. Secondo l’accusa Miccoli avrebbe incaricato il figlio di un presunto boss mafioso per il recupero “forzato” di un credito.
A cura di Alberto Pucci
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La pesante sentenza è arrivata poche ore fa: Fabrizio Miccoli è stato condannato a tre anni e mezzo per estorsione aggravata. Il gup di Palermo Walter Turturici, ha infatti rigettato la richiesta d'assoluzione della difesa e colpito duramente l'ex capitano e attaccante rosanero: ritenuto colpevole di aver coinvolto il suo amico Mauro Lauricella, il figlio del presunto mafioso della Kalsa, Antonino, detto "U Scintilluni", per il recupero di un credito di dodicimila euro nei confronti dell’imprenditore Andrea Graffagnini.

La vicenda è relativa ad un affare legato alla gestione della discoteca "Paparazzi" di Isola delle Femmine. Secondo l'accusa, Lauricella avrebbe infatti agito per conto di un amico di Miccoli ottenendo parte dei soldi (duemila euro) utilizzando metodi particolarmente violenti.

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Gli insulti al giudice Falcone

Per l'ex giocatore, che ha sempre respinto ogni accusa spiegando di non aver saputo all'epoca della parentela di Mauro Lauricella con "U Scintilluni", era stata chiesta inizialmente dal sostituto procuratore Francesca Mazzocco una pena di quattro anni di reclusione. Per Lauricella era invece già arrivata la condanna di un anno: poi derubricata in violenza privata aggravata. I contatti tra Miccoli e Lauricella, vennero a galla anche nel 2013 quando furono coinvolti anche in un'altra brutta vicenda.

Durante un'intercettazione telefonica, i due furono protagonisti di un dialogo nel quale ci andò di mezzo Giovanni Falcone: insultato dallo stesso Miccoli, durante il colloquio telefonico con l'amico. Un episodio del quale lo stesso ex giocatore si scusò pubblicamente, con una lettera indirizzata idealmente al compianto giudice e scoppiando a piangere nel corso di una conferenza stampa.

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