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Pagati a peso d’oro ma (quasi) flop: i calciatori che hanno deluso le attese

Da Balotelli a Cavani, da Rodriguez a Di Maria: tanti soldi e tante critiche.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Non sempre comprare un top-player si rivela un affare. E' quanto si stanno accorgendo diverse squadre europee: non le italiane, che di top-player non ne comprano ormai da anni (l'ultimo arrivato è Gonzalo Higuain lo scorso anno), ma soprattutto inglesi, spagnole, francesi e tedesche. Il più contestato resta sempre lui, Mario Balotelli: l'attaccante italiano in forza al Liverpool, dopo essere stato accolto nell'entusiasmo generale, sta precipitando nei sondaggi. Why always me, recitava una sua vecchia maglietta. In realtà è anche vero che oltre alle prestazioni, conta molto anche l'aspetto umano di un giocatore: difficile che gli inglesi, ai quali Mario aveva segnato un gran gol ai Mondiali e che poi aveva "chiesto" un bacio alla Regina via Twitter (qualora in caso di vittoria italiana sul Costa Rica, fossero stati gli inglesi a qualificarsi al turno successivo: un fenomeno che ovviamente non è accaduto), possano soprassedere sui suoi sempre "particolari comportamenti". Del resto, lo conoscevano già ai tempi del Manchester City: se a questo si aggiunge che i giornali inglesi ormai lo etichettano come "un costoso tirarigori" che adesso "non li tira neanche più", allora il quadro è completo.

Se a Liverpool si piange, non si ride certo a Parigi: la squadra degli sceicchi spende e spande, ma non riesce a decollare. Facile vincere la Ligue 1 al primo tentativo, difficile ripetersi una volta che le altre squadre prendono le contromisure: quest'anno, dopo nove giornate, i parigini sono staccati di ben sette punti dalla vetta, occupata dal Marsiglia. Sebbene in Europa vada meglio (pareggio sul campo dell'Ajax, vittoria sul Barcellona), per gli addetti ai lavori la causa della crisi parigina potrebbe essere Edinson Cavani, pagato sessnantaquattro milioni di euro al Napoli solo la scorsa estate. "Non vale 64 milioni, sbaglia gol facili, è fermo", attacca France Football. Solo un vecchio ricordo le goleade italiane con le maglie del Napoli.

E che dire di James Rodriguez? Nel giro di due anni si è trovato a passare dal Porto al Monaco e dal Monaco al Real Madrid, muovendo tonnellate di euro: il Porto lo aveva preso dal Banfield per 5,3 milioni di euro, poi lo ha ceduto per 45 milioni al Monaco lo scorso anno e solo quest'estate il colombiano è approdato al Real Madrid per 80 milioni di euro. Contemporaneamente, Angel Di Maria passava dai blancos al Manchester United per 78,5 milioni di euro. Ma nessuno due ha convinto al cento per cento. E da una parte e dall'altra, si rimpiange l'affare. E se per Rodriguez la critica arriva direttamente dal pallone d'oro in carica Cristiano Ronaldo c'è da crederci. Allo stesso modo Di Maria non sta affatto facendo la differenza in Premier League e c'è chi si limita a dire che "è bravino", ma che non vale tutti quei soldi.

Altro grande giocatori strapagato è Gareth Bale: nel suo caso, in molti gli riconoscono un super-talento, una velocità spaventosa, ed una capacità di affondo quasi unica al mondo. Ma cento milioni di euro per un ventottenne che fino all'anno prima era considerato un buon giocatore ma niente di particolare, lascia perplessi. Lo ha detto, del resto, anche Zinedine Zidane. "Bale non vale 100 mln, è assurdo: nessuno può valere quella cifra", ha detto il francese ex-Juve. Con buona pace di Florentino Perez.

Ma c'è anche chi ci va giù più duro: Joseph Joe Barton, calciatore inglese, ha detto ad esempio la sua su Neymar e Thiago Silva, "colpevoli" di essere stati pagati troppo a suo dire da Barcellona e Paris Saint-Germain. Su Twitter, Barton aveva definito l'attaccante blaugrana "il Justin Bieber del calcio, una pisciata di gatto", mentre per il difensore brasiliano aveva twittato: "Quella fig…ta che è rimasta infortunata tutta la stagione per giocarsi il mondiale. Un altro brasiliano sopravvalutato. Curati i muscoli della coscia, ciccione". Altro esteta delle critiche è sicurmanete Josè Mourinho, che in Italia conosciamo bene. Su Luke Shaw, passato per quasi quaranta milioni al Manchester United, non ha esitato a commentare: "Se avessimo pagato per un diciannovenne quanto ha speso lo United saremmo morti".

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