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Paco Alcacer, Sala e Piatek: chi sono i bomber d’Europa (CR7 permettendo)

Paco Alcacer è la rivelazione della Bundesliga. E’ l’attaccante che ha segnato più reti rispetto ai gol stimati dall’agenzia Opta nei cinque principali campionati europei. Sala del Nantes e Piatek del Genoa completano il podio di questa particolare graduatoria. In Spagna brilla Iago Aspas del Celta Vigo. Potere ai giovani in Germania dove brilla Nelson. In Francia prosegue l’ascesa del sudafricano Lebo Mothiba.
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Paco Alcacer, l’uomo che ha deciso il Klassiker, la grande sfida tra Borussia Dortmund e Bayern Monaco inBundesliga, è il Re Mida d’Europa. Nei campionati del Big 5 (Bundesliga, Ligue 1, Liga, Premier League, Serie A) è l’unico ad aver segnato almeno cinque reti più rispetto ai gol attesi, gli expected goals stimati dall’agenzia Opta considerando anche la qualità e la posizione da cui si cerca la porta.

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I numeri di Alcacer

Lo spagnolo, che il Borussia ha riscattato dal Barcellona per 23 milioni, ha firmato la  rete del 3-2 contro i bavaresi nell’acceso finale di partita in cui la squadra di Fauvre ha trasformato le gerarchie di potere consolidate in Bundesliga. Ha segnato sette gol su otto entrando dalla panchina, esaltando la profondità della rosa giallonera: i 18 gol segnati con i panchinari, infatti, rappresentano il record storico in Germania a questo punto del campionato.

Ha tirato e segnato dall’interno dell’area e da fuori senza differenze apprezzabili (5 gol su 8 tiri nei 16 metri, 3 gol su 5 conclusioni dalla distanza), in appena 257 minuti di presenza complessiva in campo.

Alto 1,75, sottolinea il sito della Bundesliga, è decisamente più minuto degli attaccanti che l’hanno preceduto (Michy Batshuayi, Pierre-Emerick Aubameyang e Robert Lewandowski), perciò non è certo una sorpresa che abbia vinto solo il 14% dei contrasti aerei in stagione. E’ un riferimento offensico atipico, che però compensa quel che perde in centimetri con intelligenza, lettura delle situazioni, velocità. E Favre, che già ha avuto modo di guidarne la transizione alla Bundesliga dopo gli anni al Barcellona, sa bene come metterlo nelle condizioni per esprimersi. Anche con poco tempo a disposizione.

La rivelazione Sala

Torna a Sorrento, molti oggi canteranno. Ma è ormai impossibile che l’argentino Emiliano Sala torni nella squadra di Lega Pro che anni fa l’ha scartato, nel periodo più buio della carriera. Nelle ultime due stagioni, Sala ha realizzato o contribuito alla marcatura del 45% dei gol del Nantes. Osservato anche da intermediari di Mancini, rivela l’Equipe, perché potrebbe essere convocato in azzurro, è andato a segno 11 volte in 13 partite, 4,32 in più rispetto a quelli previsti dal modello. Ranieri, raccontava, l’ha trasformato l’anno scorso.

Non certo elegante, è il classico attaccante che fa reparto da solo. Il tecnico testaccino ne sfruttava le caratteristiche sui lanci lunghi per ribaltare velocemente l’azione. Sala, che perde qualcosa nell’uno contro uno nello stretto, è letale in progressione e freddo nell’uno contro uno. Non è un caso se oltre al Fulham, dove proprio a Ranieri hanno affidato il compito arduo di salvare i Cottagers, lo seguono il West Ham e il Crystal Palace, che potrebbe davvero cambiare volto con un centravanti così. Per ora, a Nantes la preoccupazione principale è evitare di vederlo partire a parametro zero nel 2020.

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Piatek tra i grandi

Non meno eclatante il rendimento di Piatek, terzo in questa particolare classifica con 4,8 reti segnate in più rispetto a quanto le stime avrebbero fatto presagire. Il Pistolero, che non ha giocato nemmeno un minuto con la Polonia durante la sosta, si prepara al suo primo derby con l’obiettivo del primo centro in campionato dalla gara con il Parma del 7 ottobre, l’ultima di Ballardini sulla panchina rossoblù.

Piatek, pur essendo attaccante moderno e completo, ha segnato otto reti dall’interno dell’area e solo due da fuori, e dalla distanza ha effettutato solo un quarto dei tiri (12 su 48). Juric però gli chiede anche di andare a pressare il playmaker basso o il difensore avversario, e questo lo porta ad aiutare di più la squadra nel recupero alto del pallone ma gli fa sicuramente perdere un po’ di lucidità sotto porta.

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In Serie A spicca De Paul

In Italia, oltre al centravanti rivelazione della stagione, solo due giocatori registrano un differenziale positivo tra reti realizzate e attese superiore ai 3. Un po’ a sorpresa, secondo in questa classifica di efficienza offensiva c’è Rodrigo De Paul che all’Udinese, con cinque reti, ha già battuto il suo primato di marcature stagionali in carriera in campionato. Impegnato prevalentemente da centrocampista offensivo, ha offerto 21 passaggi chiave dall’interno dell’area e segnato tre volte su 28 tiri da fuori. Notevole anche il differenziale di 2,64 di Insigne, che in termini di resa realizzativa, in questa particolare graduatoria, si pone ai livelli di Hazard rivitalizzato da Sarri al Chelsea.

Premier League, dove regna Martial

Il francese, con un differenziale di 2,65, è solo terzo in Premier, dove però non si registrano attaccanti che abbiano realizzato più di 4 reti oltre a quelle stimate dal modello Opta. Anthony Martial, che ha segnato 3,09 gol in più rispetto agli xG, ha tirato 10 volte dall’interno dell’area e 4 da fuori, ma dalla distanza ha distribuito sei passaggi chiave sui 10 complessivi (7 di destro e 3 di sinistro). Il francese, che ha tentato 1,6 tiri e completato 1,1 dribbling di media, completa 28,9 passaggi ogni 90 minuti ma partecipa poco alla fase di recupero del pallone.

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Roberto Pereyra ha interpretato il nuovo stile del Watford, sorpresa delle prime giornate di Premier, dopo la partenza di Richarlison ( che realizza 2,6 gol più delle reti attese in campionato. Pereyra, che registra un differenziale positivo di 3,24 più del modello teorico, contribuisce con 1,6 tiri, 1,4 dribbling e 32,6 passaggi al gioco offensivo di Javi Gracia.

Nei 2,65 centri oltre le attese c’è la sintesi della nuova centralità di Hazard al Chelsea. Come al Napoli, anche nel passaggio ai Blues Sarri mantiene la centralità della catena di sinistra. Con l’appoggio di Marcos Alonso e la regia di Jorginho, il belga è azionato spesso in velocità. Non a caso, tenta 2.7 conclusioni e distribuisce 2.8 passaggi chiave a partita: mai erano così tanti in Premier League nella sua carriera.

Aspas e Messi le gemme di Spagna

In Spagna, Messi fa meglio di quanto il modello Opta prevederebbe, 3.61 reti in più. Ma la Pulga è solo secondo, in questa particolare graduatoria, dietro Iago Aspas che ha firmato otto dei 22 gol del Celta Vigo. Mancino che rientra in fase di copertura, mantiene una media di 2,8 tiri e 2.27 passaggi chiave a partita. L’esonero del tecnico argentino Mohammed e l’arrivo del portoghese Cardoso, a sua volta esonerato dal Nantes che nella conferenza stampa di presentazione ha ringraziato per l’opportunità il Deportivo La Coruna con una gaffe già virale, potrebbe invertire le gerarchie.

Potere ai giovani in Bundesliga: brilla Nelson

La Germania si conferma terra di conquista per i giovani d’Europa. Oltre a Paco Alcacer, infatti, l’inglese Jadon Sancho partecipa alla rinascita del Borussia Dortmund con 5 gol e 8 assist. Il  suo grande amico Reiss Nelson, con cui si scambiano quotidiani messaggi Whatsapp di incitamento reciproco, ne ha realizzati sei all’Hoffenheim, 4.2 più degli expected goals del modello. Proprio l’amico Sancho l’ha spinto a tentare l’esperienza in Bundesliga.

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“Sa che mi piacciono gli uno contro uno, siamo simili, mi ha detto che in Bundesliga avrei potuto mostrare le mie qualità”. Difficile pensare a un biglietto da visita migliore del suo: quattro reti con i primi cinque tiri, compresa la doppietta in 7 minuti al Norimberga all’ottava giornata, solo la quarta per un giocatore inglese in Bundesliga dopo Kevin Keegan, Tony Woodcock e Ademola Lookman.

Ligue 1, l’ascesa di Mothiba

In Francia, oltre a Sala, prosegue l’ascesa del sudafricano Lebo Mothiba, sei gol e un assist in Ligue 1 allo Strasburgo. Arrivato in estate dal Lille, ha stupito tutti per l’approccio positivo e la professionalità. Il tecnico Laurey è entusiasta del suo nuovo gioiellino che di destro ha segnato un gol ogni due tiri e distribuito sette passaggi chiave.

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Dà il meglio nei sedici metri, Mothiba, sempre sorridente ma letale davanti alla porta. Con oltre 4 gol più di quelli che avrebbe dovuto realizzare in base al modello Opta, fa anche meglio di Mbappè e di Thauvin finora in Ligue 1. Da qui può solo migliorare.

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