Ozil sceglie Erdogan come testimone di nozze, e viene criticato anche dalla Merkel
Mesut Ozil torna al centro delle polemiche. Il numero 10 dell’Arsenal, che ha vissuto mesi tribolati non solo per via di vicende calcistiche, adesso è nella bufera perché avrebbe scelto come testimone di nozze il presidente turco Erdogan. Questa notizia ha rattristato anche la cancelliera Merkel, come ha dichiarato il capo della cancelleria Helge Braun.
Ozil ha chiesto a Erdogan di fare il testimone di nozze
Ozil ha deciso di convolare a nozze con la sua fidanzata, la modella Amine Gulse. Nei giorni scorsi il tabloid Bild Zeitung ha rivelato che tempo fa all’aeroporto di Istanbul Ozil e la sua dolce metà hanno incontrato il presidente della Turchia, lo hanno inviato al matrimonio e gli hanno chiesto se voleva fare anche da testimone.
Merkel dispiaciuta per la scelta di Ozil
Helge Braun, capo della cancelleria, ha dichiarato che Angela Merkel è rattristata dalla notizia di Erdogan come testimone del matrimonio di Ozil, che è uno dei calciatori più forti e più noti della Germania, anche se in nazionale non gioca più. E questa notizia arriva in un periodo di grande tensione tra i governi di Berlino e Ankara. Helge Braun ha aggiunto:
Il fatto che continui con questo atteggiamento ha sconcertato molti tifosi, me compreso. Chiaramente la sua è una decisione privata, ma il giocatore è un modello per tante persone sopratutto per i tanti giovani turchi che vivono in Germania.
Ozil al centro delle polemiche da mesi
Proprio una foto con Erdogan aveva messo nei ‘guai’ Ozil che pochi giorni prima del Mondiale 2018 era stato immortalato con il presidente turco a cui aveva regalato la sua maglia dell’Arsenal. In Germania rapidamente infuriarono le polemiche, ci fu addirittura chi chiese l’esclusione dalla nazionale di Ozil, che in Russia fu uno dei peggiori in assoluto. Le critiche continuarono e in estate, su consiglio del padre, che accusò anche i media tedeschi di razzismo, Ozil decise di lasciare la nazionale. Lo stesso calciatore parlò di razzismo: “Sono tedesco quando vinciamo, ma un immigrato quando perdiamo”.