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Oyarzabal, 47 di piede per lanciare la Spagna agli Europei Under 21

Conosciuto soprattutto per il suo “piedone” ma anche per la sua incredibile umiltà. Studia Economia d’impresa e fa il pendolare tra campo e Università. Da piccolo correva fuori dagli hotel pur di strappare un autografo ai campioni della Real Sociedad.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L’Europeo Under 21 comincia a regalarci le prime avvincenti ed emozionanti storie che riguardano alcuni protagonisti della kermesse riservata ai giovani talenti. Curiosità, episodi e aneddoti di una carriera che sta cominciando a dare i suoi frutti. Dopo Pellegrini, Alvarez, Llorente e Guedes, analizziamo ancora la vita di un altro talento del calcio spagnolo, Mikel Oyarzabal, che sbarcherà in Polonia con la sua nazionale.

Il giovane, sta pian piano avendo tante soddisfazioni, soprattutto dopo aver trascorso una vita seguendo sempre i consigli dei genitori e soprattutto del suo papà, sua colonna, che è anche il suo agente. Vive in casa con altri due ragazzi, suoi grandi tifosi e si distingue in campo soprattutto per il suo eccessivo numero di scarpe, inusuale per un calciatore: 47. Questo ed altro nel racconto di un campioncino classe 1996 pronto a sorprendere ancor di più il pubblico polacco.

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Studente in Economia e pendolare

Mikel, centrocampista della Real Sociedad e della nazionale spagnola, ha tutto per poter sfondare nel mondo del calcio, soprattutto la testa. È sempre andato bene a scuola, studia Economia d'impresa all'Università di Deusto e vive, come tanti altri calciatori, ancora nella residenza dove alloggiano i canterani della Real. Fino allo scorso anno faceva il pendolare da Eibar, sua città natale al quale è sempre rimasto molto affezionato. Tra andata e ritorno sono 110 km, che Mikel faceva in treno per andarsi ad allenare e tornare a casa a dormire con i suoi. Con la fine della scuola però, gli impegni calcistici cominciarono ad aumentare e così decise di trasferirsi a San Sebastian ma appena può va a Ipurua a vedere il suo amato Eibar.

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A rappresentarlo solo il papà

Mikel non vuole un rappresentante e per ora se la cava con l'aiuto del padre: i due hanno appena rinnovato il contratto fino al 2021 e non sembrano granché interessati alle lusinghe della Premier League, già ingolosita. Coraggio, tecnica e personalità che ha messo in mostra anche quando ha affrontato una coppia possente come quella rappresentata da Piqué-Mascherano nel match giocato contro il Barcellona.

Spesso viene utilizzato anche come esterno destro per sfruttarne corsa e visione di gioco. La sua scuola calcio è stata proprio l’Eibar e quando era nel suo vecchio club, lui ed il compagno Gorka Amutxastegi furono contattati dagli osservatori della squadra rivale della Real, l’Athletic Bilbao, i genitori di Mikel decisero che era meglio rinunciare.

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Qualità e 47 di piede

Tante sono davvero le qualità di Mikel, prima di tutto umane, ma poi anche calcistiche. Abbina la sua abilità nel vedere gli spazi liberi con un numero di scarpe a dir poco imbarazzante: 47. Viene infatti soprannominato “Piedone Oyarzabal”. Un calciatore dotato di un fisico eccellente, per quanto non sia altissimo, molto potente, in grado di ricoprire quasi tutte le posizioni sul fronte offensivo.

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Mancino naturale, abile nel dribbling

Tecnicamente se la cava eccome, nonostante calzi un 47 di piede ed è un mancino naturale, abile nel dribbling e nel tiro in porta, anche dalla lunga distanza. Estremamente intelligente tatticamente, Oyarzabal è un calciatore che sorprende sempre per la sua incredibile generosità e umiltà mostrata in campo durante ogni partita. Una dote non comune a tutti.

Dal nuoto al calcio

Quando era ancora un ragazzino, a lui piaceva molto fare nuoto e in città lo conoscevano tutti per grande educazione e simpatia tanto voluta dai propri genitori. Poi però scelse il calcio, la sua grande passione. Umiltà prima di tutto, anche dopo un gol vittoria al Barcellona, sono stati proprio i suoi genitori a conservare tutte le prime pagine di quel ricordo fantastico e prestigioso.

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Un ragazzo talmente umile che divide un appartamento in affitto con tre amici storici. Sono tutti e quattro di Eibar ma lui è quello che conosce meglio Donostia, a San Sebastian e spesso li porta in giro tra la zona di Miraconcha, l’osservatorio e la spiaggia. Quando fu convocato dalla Nazionale maggiore spagnola, la telefonata arrivò mentre era in auto con i suoi amici che festeggiarono urlando la gioia di quella notizia, ma lui rimase impassibile.

Il suo grande idolo è David Silva

Parte da destra e si accentra veloce con il suo sinistro, preferisce il passaggio filtrante al gol. E non è un caso che il suo idolo di sempre sia David Silva. Pensare che bambino si faceva le code fuori dagli hotel pur di strappare una foto con i campionissimi della Real di un tempo come Nihat, Darko Kovacevic e Xabi Alonso. Quest’anno per lui, con la maglia della Real Sociedad, ben 38 presenze in Liga e 5 in Copa del Rey, ma anche 4 gol in totale e 9 gli assist.

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Piace al Napoli di Sarri

Sul fronte mercato, anche una squadra italiana è stata molto interessata al calciatore, stiamo parlando del Napoli di De Laurentiis che lo vedrebbe benissimo all’interno degli automatismi tattici di Sarri. Nel frattempo però, penserà a fare bene con la Spagna agli Europei Under 21. Magari per l’occasione i suoi coinquilini organizzeranno lunghe cene in casa incollati davanti alla tv e ammirando le gesta del loro grande amico.

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