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Oui, je suis Paul Pogba

Il talento francese della Juventus rappresenta l’identikit del centrocampista moderno. Dopo un inizio di stagione sottotono ha trasformato i fischi in standing ovation e ora si prepara ad affrontare l’Europeo di casa da protagonista.
A cura di Vito Lamorte
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Talento puro, purissimo. Qualità e quantità. A volte un po’ svogliato ma in grado di cambiare la partita con una giocata. Questo è Paul Labile Pogba, ragazzone francese di 23 anni. Il numero 10 della Juventus ha vissuto una stagione da vero protagonista e insieme a Buffon, Bonucci e Dybala è da inserire tra i migliori dei suoi. Il centrocampista bianconero sta diventando davvero uno dei più forti giocatori del panorama calcistico mondiale. Pogba è un giocatore dalle caratteristiche peculiari perché riesce ad unire qualità fisico-atletiche veramente notevoli con una padronanza tecnica non comune. Si trova più a suo agio quando deve attaccare ma sta migliorando molto anche in fase difensiva. Il francese può essere come un vero e proprio centrocampista ‘box to box’ grazie alla sua forza fisica, la resistenza e la creatività: Paul è dotato di gran controllo di palla, una facilità di passaggio sia corto che lungo con entrambi i piedi e una grande capacità di inserirsi anche senza palla. Pogba calcia benissimo dalla lunga distanza e rifinisce da trequartista. Il francese rappresenta l'identikit del centrocampista moderno.

Le origini

Paul ha cominciato a giocare a calcio a sei anni con la maglia numero nove, o addirittura con la dieci dietro la schiena: è spesso il più alto, il più fisico, il gigante della squadra e riesce a condire tutto con un'ottima tecnica. Dopo le esperienze con l'US Roissy-en-Brie prima e l'US Torcy poi, a sedici anni trascina il Le Havre alla fase finale del campionato nazionale e la Francia U16 alla vittoria dei tornei giovanili di Val De Marne e Aegen Cup mettendosi al braccio la fascia da capitano. Su di lui sono puntati gli occhi di mezza Europa.

Una crescita inarrestabile

Dall’esordio nel 2012 con la maglia bianconera sono arrivate 176 presenze, 34 reti e 43 assist tra campionato e coppe: numeri davvero importanti per un centrocampista. Ma è la crescita del giocatore che è stata e continua ad essere esponenziale. Preso a costo zero da un poco lungimirante Manchester United, Pogba si è messo in mostra da subito in mezzo agli altri grazie alle lunghe leve che non gli impedivano di danzare con leggiadria sul pallone e di creare pericoli dal nulla. Pensato da Conte come sostituto di Andrea Pirlo, Pogba si è rivelato pian piano un punto fermo del centrocampo juventino accanto al "Maestro" e a Claudio Marchisio. Con l’addio di Pirlo il francese è diventato il faro della mediana insieme a Marchisio ma non ha mai smesso di dispensare giocate, dei gol mai banali e splendidi dribbling. Per caratteristiche fisiche-tecniche unico, per età il più forte centrocampista in prospettiva in Europa.

Le sue prestazioni a inizio anno avevano portato buona parte della tifoseria juventina a fischiarlo e nei salotti buoni già si criticava la scelta di vendere Vidal. Adesso, così come è capitato per Massimiliano Allegri, sono tutti sul carro di Paul che ha sempre lavorato alla grande e i risultati sono stati eccellenti. Il calcio purtroppo è così, un giorno sei all’inferno, l’altro in paradiso.

Anche nella serata sciagurata di Monaco Pogba è stato uno dei migliori in campo. Schierato come vertice alto del centrocampo, in appoggio ad Alvaro Morata, con due ali larghe come Cuadrado e Alex Sandro, il francese dettava i tempi del pressing e riusciva sempre ad essere pungente con i suoi movimenti e le sue giocate. Il risultato finale non rende giustizia alla Juve in quell’occasione ma, purtroppo, gli ultimi 25/30 minuti sono stati fatali alla squadra di Allegri.

Paul e la “Dab dance”

Nata negli Stati Uniti, ad Atlanta, all’interno della scena hip hop della città ma non si è mai capito chi sia stato il vero inventore. Il merito della sua diffusione, comunque, è dovuto soprattutto ai Migos, un trio di rapper che il 3 settembre 2015 ha diffuso il singolo “Bitch Dab”. Si è iniziata a diffondere come esultanza grazie ad alcuni giocatori della NFL: il primo a ballarla è stato il running back dei Cincinnati Bengals Jeremy Hill lo scorso 13 settembre, dopo una meta contro gli Oakland Raiders, ma il giocatore di football che l’ha resa famosa è stato il quarterback dei Carolina Panthers, Cam Newton.

L’Europeo e il mercato

Il francese, come dicevamo, ci ha messo poco a sistemare la situazione, a rialzarsi dopo esser stato troppo tempo sulle ginocchia. La sua fantastica stagione si sta chiudendo in crescendo e adesso potrebbe usufruirne anche la Nazionale francese di Didier Deschamps in occasione dell’Europeo di casa. Oltre alla competizione continentale questa sarà di certo la sessione di mercato di Paul Labile Pogba: tante big sono interessate a lui e le sirene britanniche di City e Chelsea sembrano essere sempre più insistenti. Ma, come sempre, bisognerà parlare ad affari chiusi. Il resto sono chiacchiere. Sarà una lunga estate per Pogba e per la Juve ma il ragazzo ha già dimostrato di saper reggere benissimo le pressioni. Intanto ce lo godiamo, in campo, all’Europeo. Il resto, si vedrà.

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