Ottomila nomi sulla maglia, così gli Heart of Midlothian ringraziano i tifosi
Ottomila nomi stampati sulla terza maglia. Il club Heart of Midlothian ha voluto ringraziare così i tifosi che, versando una quota di 120 pound (poco più di 150 euro), ha contribuito alla salvezza della società di Edimburgo dal fallimento che sembrava inevitabile. Questione di fede (solo calcistica, perché gli amaranto rappresentano la parte protestante della capitale rispetto ai cattolici dell'Hibernian), passione sportiva e di attaccamento viscerale alla squadra che milita nella Prima divisione scozzese. "Negli ultimi anni per noi molto difficili i tifosi ci hanno offerto grande sostegno – ha ammesso il centrocampista Jamie Walker -. Faremo il possibile per ringraziarli, dentro e fuori dal campo, per il grande attaccamento e la generosità mostrati nei confronti della squadra. Anche per questo il club ha deciso di dedicare una casacca ai nostri supporter che sono stati determinanti perché la società restasse in vita".
#foundMyName è l'hashtag lanciato su Twitter dalla società perché i tifosi si sentano gratificati e maggiormente coinvolti. Come? Invitandoli a riconoscere il proprio nome stampato sulla maglietta recando testimonianza diretta attraverso messaggio e foto postati sul Social Network. Un modo per alimentare ulteriormente il senso d'appartenenza di una comunità che ‘alloggia' nel Tynecastle Stadium, lo storico impianto degli Heart.
Gli Hearts allenati da Robbie Nielson occupano la terza posizione nel campionato scozzese: davanti a loro ci sono il Celtic e l'Aberdeen, in vetta al torneo. Un ritardo accumulato anche a causa di una porzione di stagione – quella dell'ultimo mese – poco felice a giudicare dal trend (una vittoria nelle ultime cinque partite). L'obiettivo possibile, però, è arrivare ai playoff della post season e lottare per la conquista del titolo. Perché se batte il ‘cuore' ultras allora Heart of Midlothian può tutto.
